Spesso ci troviamo dinanzi a coppie il cui patto fallisce. Spesso capita che si inseriscano terze persone all’interno di quel patto, che non ci si capisca più, che la crisi sia forte e pervasiva. Altre volte la crisi è più latente, si sperimenta un senso di affaticamento generale, si è insoddisfatti, sempre più tristi e piano piano ci si allontana senza rendersene conto.
Dinanzi a questi momenti in cui si comprende che si è insoddisfatti è essenziale, come abbiamo già in precedenti articoli sottolineato, da una parte non spaventarsi e dall’altra non sottovalutare.
I muri tra due persone si costruiscono negli anni. Mattone dopo mattone. Rimpianto dopo rimpianto. Silenzio dopo silenzio. È raro che due persone che stanno insieme da diverso tempo, si lascino in seguito ad una crisi sorta da un mese. Spesse volte è più comune che la crisi si insinui nella quotidianità nel corso degli anni e che piano piano allontani i due partner. Occorre quindi un investimento da tutti i punti di vista affinché la coppia funzioni.
Occorre soprattutto sviluppare la dimensione dell’impegno. Anche se tale parola appare poco romantica parlando di un rapporto affettivo, è un qualcosa di imprescindibile affinché la coppia funzioni nel tempo. All’inizio infatti, ci si ama, si è innamorati, si indossano gli occhiali dei primi momenti insieme che contribuiscono a far vedere l’altro sotto una luce rosea. Man mano che gli anni passano non è detto che questa sensazione rimanga costante nel tempo. Possono subentrare fatiche, stanchezze, cambiamenti personali, figli, e tante altre variabili che possono farci modificare la visione che abbiamo dell’altro.
Ed è lì che la dimensione dell’impegno diventa importante: impegno nel ritagliarsi dei momenti di coppia, nel coltivare il rapporto a due senza interferenze esterne anche quando non sembra prioritario, impegno nell’essere creativi.
La dimensione della creatività: quando la coppia non funziona più come posso sperare che la situazione si modifichi se continuo a fare sempre le stesse cose? A volte vogliamo una coppia nuova, un partner che cambi per venire incontro alle nostre esigenze, ma noi per primi restiamo sempre gli stessi. Come possiamo aspettarci, quindi, che questo accada?
È necessario in queste situazioni puntare per prima cosa al proprio cambiamento. Solo su noi stessi infatti possiamo avere il potere della modifica. Chiedersi quindi: «Cosa posso fare per rendere più soddisfacente il mio rapporto di coppia in questo nuovo presente che stiamo vivendo?»; «Quali sono i miei nuovi bisogni?»; «Sono stata esplicita nel comunicarli all’altro senza aspettare che sia lui a capirli da solo?»; «Cosa posso fare di nuovo che non ho mai fatto prima nella speranza di stare meglio?». E così via.
Se continuiamo a fare le cose che abbiamo sempre fatto avremo sempre gli stessi risultati. La creatività nelle relazioni può essere un qualcosa che, obbligandoci ad uscire dalla nostra zona di comfort, dia un nuovo slancio vitale a noi stessi ed a chi ci circonda. Magari possiamo arrivare a scoprire nuove passioni, nuove modalità comunicative, nuovi modi per stare con noi stessi e con l’altro.
È la creatività che ci può permettere di rilanciare il patto di coppia. Ciascuno di noi cambia, nulla è immutabile e non possiamo pretendere che lo sia la nostra relazione. La coppia potrà durare solo se i partner saranno in grado di modificarsi nel tempo, di ri-scegliersi quotidianamente, di modificarsi in relazione ai cambiamenti che la vita pone dinanzi, con impegno e creatività.
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