Sfoglia la rivista

L'Esperto risponde > Psicologia

Disabile e deriso

di Ezio Aceti

A volte vedo mio figlio, disabile di 8 anni, deriso dai suoi compagni di classe o di oratorio. Cerco di proteggerlo, ma è faticoso, difficile, sono stanca… (una mamma)

Carissima mamma,

spesso noi genitori vorremmo proteggere i nostri figli di fronte alle difficoltà della vita, perché vorremmo il meglio per loro e soprattutto desidereremmo non soffrissero mai. Questa protezione poi è di gran lunga più sentita e vissuta quando i figli sono fragili e bisognosi di cura. Di fronte alle ingiustizie che osserviamo, talvolta albergano i sentimenti più vari.

Vorremmo far comprendere a tutti che il figlio ha limiti oggettivi dovuti allea sua disabilità, ma che possiede molte altre risorse e ci sentiamo arrabbiati quando per vari motivi queste risorse non vengono viste, considerate e sviluppate.

Oppure ci sentiamo scoraggiati e impotenti perché talvolta constatiamo la diversità del figlio nei confronti di una normalità che interpretiamo più rassicurante e benevola. Oppure ci sentiamo determinati nel portare avanti il grido di inclusione e di attenzione che vorremmo per il figlio, fino anche a combattere contro tutti e tutto.

Oppure comprendiamo la preziosità della vita e quanto le difficoltà del figlio ci permettono di vivere l’essenza della vita nella sua profondità. Oppure ci arrabbiamo con Dio, che interpretiamo come “la causa di tutto” e Gli attribuiamo i sentimenti più variegati…

Oppure… Oppure…

Il fatto è che ogni vita merita di essere vissuta, condivisa, sostenuta. È per questo motivo, carissima mamma, che vorrei darle due semplici suggerimenti:

  • Innanzitutto un grazie a lei e a tutti i genitori alle prese con figli fragili, perché, nonostante tutto , testimoniano che la vita può essere sempre vissuta, nella sua integrità e faticosa bellezza
  • Poi, per favore costruisca più relazioni possibili intorno a suo figlio, con vicini, amici, conoscenti, altre figure educative, sportive, scolastiche affinché la rete di persone non solo la sostenga, ma abbia l’occasione di cogliere la preziosità di suo figlio .

In questo modo la fragilità del figlio sarà foriera di sentimenti di dolcezza e tenerezza, che smuoveranno il meglio di ciascuno. E mi permetta di abbracciarla fortemente.

Riproduzione riservata ©

Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come? Scopri le nostre rivistei corsi di formazione agile e i nostri progetti. Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni: rete@cittanuova.it
Invia una domanda agli esperti di Città Nuova
Scrivi la tua
Il servizio dell'Esperto risponde è completamente gratuito: i quesiti inviati in redazione saranno opportunamente selezionati e inviati all'Esperto più competente per l'argomento trattato. Il quesito e la risposta verranno pubblicati sul sito cittanuova.it nella sezione Esperto Risponde.
Condividi

Ricevi le ultime notizie su WhatsApp. Scrivi al 342 6466876