Sfoglia la rivista

L'Esperto risponde > Società

I diritti dei bambini

di Ezio Aceti

Si parla tanto di essere sempre dalla parte dei piccoli, di fare l’interesse dei minori. Ma poi concretamente questo cosa significa?

 

I “diritti” di una persona prendono luce da una constatazione: la vita umana! La vita, che ciascuno di noi non si è data, è sicuramente un dono prezioso. L’abbiamo ricevuta senza alcun merito.

Per cui il primo diritto esclusivo di ciascuna persona e quindi di ciascun bambino è quello di nascere. Ogni persona ha il diritto di nascere.

Il secondo diritto fondamentale di ciascun bambino è quello di crescere. E dato che la crescita avviene secondo le leggi evolutive inscritte in ciascuno di noi, il diritto fondamentale è quello di rispettare queste leggi, che prevedono che ogni bambino evolva gradualmente, con il tempo. Così il suo sviluppo cognitivo affettivo, spirituale si evolve gradualmente con acquisizione di capacità e abilità che diventano sempre più complesse e articolate.

I genitori e gli educatori possono rispettare questo diritto alla crescita in due modi:

  • Conoscendo il bambino: è importante conoscere le varie tappe evolutive dei bambini, per evitare di interpretare in modo arbitrario i loro comportamenti. Non esistono bambini che non vogliono crescere, ma ciascuno con la sua indole e col suo carattere, presenta caratteristiche comuni a tutti. I problemi nascono perché gli adulti non conoscono questa gradualità evolutiva e attribuiscono ai piccoli intenzioni che loro non hanno. Infatti gran parte dei problemi educativi sono frutto della “ignoranza”.
  • Sostenendolo sempre: come una pianta per crescere ha bisogno di acqua e luce costantemente, così i bambini hanno assoluto bisogno di sostegno. Il sostegno è la linfa vitale, il diritto fondamentale di ogni bambino che sta crescendo. Il sostegno poi si rende necessario di fronte ad ogni caduta che la crescita comporta. I bambini, proprio perché crescono, spesso sbagliano, inciampano nelle dinamiche della vita. E spesso questi fallimenti avvengono non per colpa, ma per inesperienza.

Quindi il bambino ha il diritto di ricominciare dopo ogni sbaglio e fallimento. È un diritto che possiamo facilitare e dobbiamo a tutti i costi promuovere. Come?

Innanzitutto chiedendogli scusa quando ci accorgiamo di sbagliare noi. Poi sdrammatizzando i suoi piccoli errori. E infine, ricominciando quando sbagliamo, per essere testimoni credibili ai suoi occhi.

Vedendo sempre in lui il bello, il positivo, incoraggiandolo, gli faremo sentire che ne è valsa la pena che lui sia nato.

Questo testo uscirà nel numero di gennaio 2020 della rivista Big

Riproduzione riservata ©

Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come? Scopri le nostre rivistei corsi di formazione agile e i nostri progetti. Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni: rete@cittanuova.it
Invia una domanda agli esperti di Città Nuova
Scrivi la tua
Il servizio dell'Esperto risponde è completamente gratuito: i quesiti inviati in redazione saranno opportunamente selezionati e inviati all'Esperto più competente per l'argomento trattato. Il quesito e la risposta verranno pubblicati sul sito cittanuova.it nella sezione Esperto Risponde.
Esplora di più su queste parole chiave
Condividi

Ricevi le ultime notizie su WhatsApp. Scrivi al 342 6466876