Economy of Francesco, un’anima per l’economia di domani

Giovani imprenditori ed economisti incontreranno il papa sabato 24 settembre ad Assisi. Suor Alessandra Smerilli: «Economia di Francesco è il coraggio di toccare e abbracciare la povertà»

Martedì 6 settembre si è tenuta in sala stampa della Santa Sede la conferenza di presentazione di “Economy of Francesco – Papa Francesco e i giovani da tutto il mondo per l’economia di domani”, un evento che avrà luogo ad Assisi dal 22 al 24 settembre 2022.

Tra i presenti in sala, s.e. mons. Domenico Sorrentino, arcivescovo di Assisi e presidente del Comitato organizzatore di Economy of Francesco; suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, delegata per la Commissione Vaticana per il Covid-19, e membro del Comitato scientifico di Economy of Francesco; Lourdes Hércules, giornalista e membro dello staff di Economy of Francesco; Tainã Santana, studente di economia; Aiza Asi, dottoranda in Economia e Management; e Giulia Gioeli, dottoranda in Scienze dell’economia civile.

The Economy of Francesco è un incontro voluto da papa Francesco, nato dall’intuizione che bisogna dare un nuovo volto all’economia, per la qual cosa si può contare sui giovani, che sono al contempo gli attori del domani, e quelli che oggi hanno il talento, l’entusiasmo e la creatività per cambiare il sistema attuale. «Il papa si fida dei giovani e conta su di loro», ha affermato l’arcivescovo.

Con questo obiettivo, circa mille studiosi di economia, imprenditori e changemaker provenienti da tutti i continenti si daranno appuntamento nella città di san Francesco per condividere l’ambizione di creare un’economia in cui nessuno sia lasciato indietro. I giovani «hanno risposto alla chiamata per un’economia più giusta e fraterna. Sarà un’occasione per condividere, ricca di prospettive», ha sottolineato Hércules.

Durante l’evento, che prevede diversi momenti di dialogo, riflessione e confronto attraverso i workshop e gli incontri dei vari villaggi, saranno presenti insieme ai giovani i seniors e altri esperti economici i cui progetti stanno già mostrando segni tangibili dell’anima che si vuole dare all’economia. Alcuni dei temi da trattare saranno la pace, la crisi climatica, il lavoro, le disuguaglianze, la finanza, l’imprenditorialità.

Un legame particolare con la città di Assisi è quello della cura del Creato, un aspetto basilare di questa nuova economia, più giusta, umana e inclusiva, così come del carisma di san Francesco. Per questo, in vista dell’evento internazionale, si tiene in conto la sostenibilità del progetto, cercando di ridurre al massimo l’impatto sociale ed ambientale mediante la riduzione della plastica, l’utilizzo di materiali biodegradabili, allestimenti sostenibili o prodotti a km 0. In più, alla fine dell’incontro si elaborerà un report che raccoglierà il calcolo dell’impatto occasionato, così come le azioni che si intraprenderanno per neutralizzare e compensare le emissioni prodotte.

Inoltre, si terranno dei momenti “a tu per tu con san Francesco”, svolgendo attività nei vari luoghi francescani per cogliere il messaggio che il santo ha lasciato negli ambiti dell’economia, dell’ambiente e della finanza; tutto questo accompagnato di spazi di meditazione, letteratura, poesia, arte e musica.

Sebbene The Economy of Francesco sia un’iniziativa all’inizio –maturata quattro anni fa– e non abbia ancora disegnato un progetto definito, il cammino è già stato avviato e «i frutti maturi si vedranno col tempo» precisa mons. D. Sorrentino.

Come ha indicato suor Alessandra Smerilli, c’è una rete mondiale di giovani già costituita, che da Assisi riparte per continuare nel quotidiano di ogni realtà. «Economia di Francesco è il coraggio di toccare e abbracciare la povertà, proprio di san Francesco di Assisi», ha indicato la religiosa, e ha aggiunto che «quando così tanti giovani si mettono all’opera per dare corpo ai sogni e sperimentare la profezia di un’economia che non lascia nessuno indietro e che sa vivere in armonia con le persone e con la Terra, tutta la Chiesa deve gioire e sentirsi in dovere di informarsi, seguire e accompagnare questo processo, evitando la tentazione di inscatolare i giovani e i loro progetti in strutture preesistenti». Inoltre, ha espresso la volontà del dicastero di impegnarsi «a custodire e accompagnare il cammino già intrapreso. Desideriamo conoscere meglio questi giovani, aiutarci insieme ad essere a servizio delle Chiese locali, dove si vivono le sfide più grandi, dove gli esclusi hanno diritto di avere un nome e un cognome, dove c’è necessità dell’entusiasmo dei giovani e della loro creatività, perché ci sia vita e vita in abbondanza per tutti».

Aiza Asi è convinta che «siamo tutti protagonisti dell’evento, ciascuno con un ruolo particolare, un azione concreta da proporre e un sogno da realizzare». È d’accordo con lei Tainã Santana, che pensa che «sono le persone che incontrandosi possono dare un’anima ad ogni aspetto della vita», e spiega: «Mi sono sempre sentito chiamato dal grido di dolore dell’umanità; specialmente nei più piccoli e nei più poveri non mi ha mai lasciato indifferente. Quando ho sentito l’invito di papa Francesco a rianimare l’economia, l’ho sentito come un invito personale».

Mostra di questo impegno per cambiare l’economia verso un sistema più giusto e inclusivo sarà il patto che i giovani faranno tra di loro e con papa Francesco, che sarà presente ad Assisi sabato 24 settembre. Si tratterà, dunque, di un momento conclusivo che guarderà già da adesso l’economia di domani con speranza, e che lascerà per scritto le idee e i progetti che intendono dare risposta alla proposta del Santo Padre.

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