E’ nata una stella!

È nata una stella!, mi annuncia sorridente. Una stella?. Penso a una supernova, poi ricordo che siamo a Natale… già, la stella di Natale. E invece no. È la trovata pubblicitaria per l’apertura di un grande magazzino (meglio dire shopping center, anche se siamo in Toscana, la patria dell’italiano: suona così in, come dire, così cool!). Rimango deluso quando vedo l’immagine che annuncia l’evento: una bella ragazza, ritratta da un famoso fotografo, con in fronte una stella… cometa! Più che uno shopping mi sembra uno scippo. Hanno sequestrato la stella che indica la nascita di Gesù, per dirottarla a indicare la nascita di un supermercato. Quello di cui si discute a seguito del grande evento (l’apertura del grande magazzino, naturalmente, mica l’evento di Dio che si fa uomo) è se tenerlo aperto il giorno di Natale. Si è già fatto shopping per l’Immacolata (se Gesù Bambino è dimenticato, figuriamoci la mamma) e si farà per l’Epifania (dove andrebbero altrimenti i Magi a comprare i regali…). Così hanno svuotato anche la festa. O meglio, l’hanno pietosamente riempita: era già vuota. Non si sa più cosa fare nei giorni di festa e allora cosa di meglio che passare qualche ora a passeggiare in uno shopping center? Ma che sia superaffollato, con musiche che si rincorrono e si sovrappongono, così da non dover pensare (che fatica!), con tanti negozi traboccanti di merce d’ogni tipo, meglio se sono articoli superflui (così non c’è da scegliere, tanto l’uno vale l’altro)… Ed eccoci narcotizzati. Un po’ d’ironia non fa male, vero? Tuttavia il caso è serio. I cristiani non possono lasciare che Gesù Bambino muoia asfissiato sotto la valanga dei regali e dei panettoni. Se non ritrovano il senso del Natale ne va della loro identità. Dobbiamo rassegnarci a festeggiare il compleanno di qualcuno di cui non si sa più neppure il nome? Natale di chi? Ma anche chi non crede al Natale cristiano non può lasciare che tutta l’esistenza venga mercificata. Se perdiamo il significato della festa perdiamo il senso della vita. La festa ci è data per ricrearci: distenderci (una passeggiata, uno spettacolo…), ritrovare noi stessi (un momento di riflessione, di preghiera, di lettura…), incontrare gli altri (la famiglia, gli amici, un ammalato…), partecipare a eventi sociali, religiosi, culturali, sportivi… Un po’ di creatività, per favore! E la stella – quella che indica il cammino vero – tornerà a brillare.

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