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Due secoli di indipendenza

di Alberto Barlocci

- Fonte: Ciudad Nueva Argentina

Un milione di persone in piazza a Buenos Aires celebra con emozione il bicentenario della nazione.

Argentina

L’Argentina ha festeggiato il 25 maggio i 200 anni da quando cominciò nel 1810 il processo politico che condusse le allora provincie del Rio de la Plata alla successiva indipendenza dalla Spagna. La data, tanto attesa, è stata celebrata con grandi manifestazioni artistiche e sfilate, tra cui quella delle comunità di immigranti che hanno arricchito questo Paese, prima di tutto spagnoli e italiani.

Lo spettacolo realizzato nella notte di sabato, nonostante la pioggia insistente, ha riunito un milione di persone, emozionate ed infervorate dalle note dell’inno nazionale cantato con le lacrime agli occhi. Uno spettacolo che consolava chi segue le alterne, e spesso polemiche, vicende della politica interna. Ma il momento forse più emozionante è stato quello della riapertura, lunedì 24, del teatro Colón, un vero gioiello la cui acustica perfetta lo colloca al secondo posto tra i teatri lirici del mondo. In questo tempio dell’arte si sono cimentati artisti come Strauss, Stravinskij, Honegger, De Falla, cantanti come Caruso, Gigli, Callas, Tebaldi, Del Monaco, Pavarotti, ballerini come Nijinski e Nureyev, direttori come Toscanini e Karajan. I 2500 posti di cui è capace sono stati colmati da un pubblico orgoglioso ed emozionato che ha spontaneamente intonato l’inno nazionale.

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