L’esame di alcune esperienze politiche delle giovani generazioni successive al ’68 mette in evidenza, grazie alla radicalità con cui sono state condotte, l’insufficienza delle dimensioni «orizzontale» e «verticale» che, separatamente, le hanno caratterizzate e la cui separazione continua, in parte, in alcune esperienze politiche attuali, più diffuse, più meditate, forse meno generose. L’insufficienza si esprime nell’incapacità di fondare un agire politico pienamente rispettoso della complessità costitutiva della persona, espressa con particolare chiarezza nel «modello sacrificale» del Cristo crocifisso e abbandonato
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Dopo il ’68: dimensioni dell’agire politico
- Fonte: Nuova Umanità

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