Donatrici di latte

Banche del latte. Oggi in Italia ne contiamo 26.

Banche del latte. Oggi in Italia ne contiamo 26, distribuite in maniera abbastanza disomogenea sul territorio nazionale. La Toscana vanta il primato con ben sei centri e con la presenza della più antica in Italia, al Meyer di Firenze, dove è stata istituita nel 1971; in nove regioni non sono presenti.
Che il latte materno sia necessario per i bambini è oramai scientificamente acquisito. Nei prematuri esso offre una protezione contro l’enterocolite necrotizzante, una malattia frequente e grave nei reparti di terapia intensiva che, se situati all’interno di un ospedale dove c’è una banca del latte, fanno registrare un’incidenza di tale malattia inferiore del 50 per cento rispetto agli altri. Il latte di mamma, poi, è un ottimo protettore contro infezioni e insufficienze respiratorie e, in genere, è più tollerato dai neonati.
Il profilo della donatrice di latte richiede alcuni requisiti: non aver superato il quinto mese dal parto; non essere portatrice di malattie infettive; non essere fumatrice, né consumatrice di alcolici e droghe; non essere sottoposte a piercing, tatuaggi o agopuntura nei 12 mesi precedenti la donazione; non avere rapporti sessuali a rischio. Per le mamme interessate il percorso è semplice: basta contattare una banca del latte (www.aiblug.org), effettuare alcune analisi e, se ritenute idonee, procedere all’estrazione del latte. Sarà poi la banca stessa ad effettuare il ritiro a domicilio e a trasportarlo nella sede apposita.

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