Don Lorenzo Milani, l’esilio di Barbiana

Gesualdi ha vissuto la sua giovinezza a Barbiana, accolto da don Milani, per cui è testimone attendibile della vita del priore di Barbiana, del suo impegno e della sua esperienza scolastica

Don Lorenzo Milani, l’esilio di Barbiana, MICHELE GESUALDI

Gesualdi ha vissuto la sua giovinezza a Barbiana, accolto da don Milani, per cui è testimone attendibile della vita del priore di Barbiana, del suo impegno e della sua esperienza scolastica che prese avvio in quell’angolo del Mugello dove fu inviato dopo la contrastata esperienza di viceparroco a Calenzano in Firenze. Gesualdi ripercorre quegli anni difficili ma produttivi, un esilio che don Milani accettò con spirito di obbedienza, nella certezza che in quella terra desolata, con un numero sparuto di parrocchiani, si sarebbe compiuto il disegno di Dio nella sua vita.

La scuola di Barbiana si impose, «fin dai primi passi, con l’attraente novità di rompere i vecchi schemi e tenere insieme credenti e non credenti, militanti di partiti e sindacati diversi, uniti dalla voglia di sapere e dal desiderio di riscatto sociale». Una scuola che formava i giovani alla coscienza critica, indicando obiettivi nobili per i quali impegnarsi. Una scuola aperta al dialogo, impostata sui valori evangelici, preferendo i più fragili e i più poveri. «Barbiana era molto di più di una scuola, era un vivere in comune. Una piccola comunità di uguali, dove ognuno sapeva tutto di tutti».

Il libro entra, con delicatezza, anche nel contrasto con la Chiesa fiorentina che non fu mai per il priore motivo di separazione. Si esce dalla lettura trasformati e la figura di questo sacerdote scomodo appare in tutta la sua forza profetica per la Chiesa, la società, e in modo speciale per il dover essere della scuola.

San Paolo, € 16,00

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