Dentista gratis per i più poveri

Lo studio medico è ubicato nel quartiere di Cornigliano ed è stato realizzato dall'associazione Soleluna in alcuni locali della stazione ferroviaria
Un povero

Nel quartiere genovese di Cornigliano, situato lungo la costa nel ponente cittadino, tra Sampierdarena e Sestri Ponente, è stato inaugurato uno studio dentistico che presta gratuitamente la propria attività in favore di quelle persone che, a causa della crisi economica, non riescono a pagare simili prestazioni.

È stato realizzato dall’associazione Soleluna onlus nei locali della stazione ferroviaria di Cornigliano. A inaugurarlo nei giorni scorsi, per il comune di Genova, c'era Paola Dameri, assessore alle Politiche socio-sanitarie. Questo nuovo servizio gratuito va ad aggiungersi a quello fornito da altri studi medici, che già operano in città gratuitamente. Nello specifico, «va a coprire – ha detto l’assessore Dameri – un tipo assistenza medica che risulta, per le persone in difficoltà, da un lato particolarmente richiesta e dall’altro non facilmente reperibile a livello locale. Il tutto nell’ottica, sempre perseguita dall’associazione, di realizzare nel Ponente cittadino un centro integrato in grado di dare risposta alle primarie esigenze delle persone in difficoltà».

L’associazione Soleluna è nata nel 2002 da un gruppo di volontari che distribuiscono i pasti serali alle persone bisognose per le strade cittadine. Nel 2004 hanno ricevuto in uso dalle ferrovie un locale della stazione di Cornigliano, che, con il contributo dei volontari stessi e della Fondazione Carige, è stato completamente ristrutturato. Sono così stati realizzati docce e servizi igienici, un locale per la distribuzione del vestiario, un ambulatorio per il servizio medico di base. E, naturalmente una cucina, con una sala mensa per 60 persone.

Dal 2006 è potuto iniziare il servizio di mensa serale, che opera a tutt’oggi a pieno ritmo sei giorni alla settimana, distribuendo all’incirca 20 mila pasti all’anno. Nei giorni scorsi don Paolo Farinella, presidente di Massoero 2000, con molti responsabili delle associazioni che ogni giorno assistono poveri, emarginati e senza fissa dimora nella città della Lanterna, si è recato nella sala del Consiglio di Palazzo Tursi per sensibilizzare gli amministratori riguardo alle eventuali ristrettezze sui contributi da destinare ai senza fissa dimora.

La commissione welfare ha indetto una seduta per parlare dei problemi di questa fetta di popolazione in continua crescita e che oggi fa i conti con i tagli della finanza pubblica e con fondi sempre più ridotti e in ritardo. "Garantite diritti e aiuto ai deboli" è stato il motto degli interventi. «Genova ha fra le 800 e le mille persone senza fissa dimora – precisa Alberto Mortara, consigliere nazionale della Fiops, la Federazione delle organizzazioni che assistono i senza fissa dimora – non vogliamo trasformarci in gestori di code». E don Farinella ha precisato: «Noi siamo sussidiari nel sostegno al Comune che non fa il suo dovere, voi non ci concedete nulla, siamo noi che facciamo un favore a voi perché vi permettiamo di spendere meno».

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