«Della bellezza» nella Teosofia di Antonio Rosmini

 

 

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When Rosmini in his Teosofia wrote his treatise on beauty, the final draft of his conceptual system and his greatest intellectual achievements were already in place. In the chapter «Della bellezza» thanks to his ontological rootedness, he address the aesthetical issue in its theoretical depth. Analyzing the essence and the elements of beauty, the aesthetical experience is conceived by Rosmini as a subjective act grounded in its manifest objectivity, and by so doing calls into question the ontological synthesis.

Antonio Rosmini, nello scrivere il trattato sulla bellezza contenuto nella "Teosofia", ha alle spalle la compiuta elaborazione del proprio sistema concettuale e ha già sviluppato le più grandi acquisizioni del suo pensiero. Nel capitolo «Della bellezza» egli sviluppa la questione estetica nella sua profondità teoretica grazie al radicamento ontologico che tale trattazione riceve in quest’opera. Indagando l’essenza e gli elementi costitutivi della bellezza, l’esperienza estetica viene concepita da Rosmini come un atto soggettivo fondato sulla manifestatività dell’oggetto, richiamando in causa il sintesismo delle forme dell’essere.

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