Dalla vendetta al perdono

Un incidente automobilistico aveva alimentato nella persona offesa un sentimenti di vendetta che è poi diventato gratitudine e infine perdono.
Fonte: Pexels

«Ma come hai fatto a non vederlo?». «Non l’ho visto, ti giuro, sono stata abbagliata!». Patrizia era sconvolta, la sua auto uscita dallo stop aveva investito in pieno Francesco e la sua moto. Un’ambulanza se l’era portato via a sirene spiegate e lei era rimasta lì, in preda all’angoscia più profonda. Erano passati i mesi, ma questo sentimento non l’aveva abbandonata. L’avvocato, poi, le aveva impedito di rivolgersi alla famiglia del ragazzo per chiedere notizie.

Francesco era uscito dal coma, con una milza e una moto di meno. Si era chiesto come mai la persona che lo aveva ridotto in quelle condizioni non si fosse neanche una volta fatta viva, nemmeno per informarsi se fosse vivo o morto. Dal verbale della Stradale aveva rilevato nome e dati anagrafici della sua investitrice. Una sorta di rancore aveva cominciato a farsi strada dentro di lui, non poteva perdonare chi lo aveva ridotto in quelle condizioni. A poco a poco, tuttavia, era prevalsa la gratitudine per la vita restituita e per la gioia di sentirsi nuovamente carico di energia.

Antivigilia di Natale: Francesco conosceva a memoria quella data, ricorreva il compleanno di Patrizia. Per lunghi mesi aveva meditato una sorta di “vendetta”. Compone un numero di telefono, dall’altro capo risponde una voce di uomo, è il padre. «Sono un amico di Patrizia, vorrei farle gli auguri». «Certo, te la passo subito». «Ciao Patrizia, buon compleanno!». «Ah, grazie! Ma chi sei?».

Con poche parole Francesco si fa riconoscere. Dall’altro capo, Patrizia rimane impietrita. Balbetta qualcosa. Si danno appuntamento per il giorno dopo, in piazza. Patrizia arriva accompagnata da un’amica, forse teme di essere trattata male. È tremante. «Come stai?». «Beh, non mi vedi? Grazie a Dio sono ancora vivo e sto bene! Non ce l’ho con te, stai tranquilla». Patrizia scoppia in lacrime, per mesi aveva represso la sua paura, aveva vissuto incubi pensando di aver recato così tanto dolore a qualcuno. Ora poteva finalmente tirare un grande respiro di sollievo. In questo inaspettato perdono riconosceva il più bel regalo di compleanno che mai potesse aspettarsi.

Agosto 2022

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