Dal vento energia pulita

Seimila km di cavi sottomarini collegheranno alla terra ferma migliaia di pale eoliche dislocate nel Mare del Nord.
Pale eoliche

Finalmente, anche in Italia si cominciano a vedere pale eoliche. Accompagnate dalle immancabili polemiche. A livello europeo, invece, là dove la risorsa del vento è più copiosa, si procede a ben altri livelli. È il caso del consorzio costituito tra tutti i Paesi che si affacciano sul Mare del Nord per sfruttare i venti che in quella regione sono fortissimi. Interi campi di pale eoliche, dunque, situati anche in mare aperto, verranno collegati alle coste da una fitta rete di cavi sottomarini, nonché a una serie di grandi bacini che verranno costruiti dentro ai fiordi norvegesi. Gli invasi verranno riempiti quando l’energia prodotta dai venti sarà in esubero, e svuotati nei periodi di bonaccia, come si è sempre fatto con le normali centrali idroelettriche, assicurando così una produzione costante del sistema.

I ministri dell’Energia dei Paesi interessati hanno firmato il 3 dicembre un memorandum d’intesa che prevede per questo progetto l’investimento di venti miliardi di euro in dieci anni. In questo modo ai 74 gigawatt già installati, se ne aggiungeranno altri 134 prodotti dall’eolico, oltre ai 14 derivanti dagli impianti nucleari in costruzione. In attesa dell’energia solare promessa dai campi progettati nel Sahara.

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