Dal piccolo al grande: Città-pianeta

PISA Esploratori con l’ipod Teatro Santo Stefano, Pisa. È di scena la comunicazione, o piuttosto la sua parodia: videofonini, lettori mp3 e ipod la fanno da protagonisti indiscussi, suscitando la simpatia della gente. Si ha l’impressione di comunicare, ma si comunica solo con sé stessi. Ragazzi per l’unità e Giovani per un mondo unito della Toscana, giovani e giovanissimi dei Focolari, assediano di domande il nostro collaboratore Giulio Meazzini. I media sempre più potenti, questo il fatto, entrano nella nostra quotidianità tanto da influenzare anche il modo di pensare e di essere della persona e della società, e quindi la comunicazione interpersonale. Questi strumenti, spiega Meazzini, vanno conosciuti per farne media per costruire la società, e non più mezzi al servizio di violenza e pornografia, col pericolo di un controllo del cervello e la sostituzione del fratello con un robot. In fondo, sono strumenti di partecipazione e cittadinanza. Martina Iardella e Claudia Berlucchi sottolineano dal punto di vista psicologico come questi strumenti rispondono a quelli che in psicologia sono definiti “bisogni secondari”: l’essere accettati, ascoltati, riconosciuti. Come Internet. Dietro di esso si nasconde il paradosso psicologico delle potenzialità sociali della globalizzazione che possono mascherare isolamento. Concretamente: usare i new media in famiglia e tra amici per la condivisione; parlarne insieme e avere un progetto di comunicazione; bilanciare reale e virtuale; riservarsi momenti di silenzio; allearsi giovani e adulti perché la tecnologia cambia, ma i valori no. GENOVA (A NEW YORK) Cresce al 70 per cento “Un lavoro decoroso per tutti”. Domanda da cento dollari. Se l’è posta addirittura l’Onu, in particolare la Commissione per lo sviluppo sociale. Tra coloro che qualche risposta la proponevano c’era New Humanity, Ong dei Focolari, che ha presentato in una sala del Palazzo di vetro l’esperienza di inserimento al lavoro iniziata da anni in Liguria attraverso il “Consorzio di cooperative sociali Roberto Tassano”: una “scuola al lavoro” per 150 persone con vari tipi di disabilità, su un totale di oltre 1300 lavoratori del gruppo. Non c’erano solo i dirigenti del consorzio (con in testa l’amministratore delegato Maurizio Cantamessa), ma pure degli amministratori pubblici (tra cui Massimiliano Costa, vicepresidente della Regione Liguria) e il rappresentante del Vaticano, mons. Celestino Migliore. «Si è voluto portare all’Onu l’esperienza di una nuova e sostenibile via per realizzare lo stato sociale, applicata in Liguria, basata sulla collaborazione tra organizzazioni della società civile e la pubblica amministrazione, nell’ottica della sussidiarietà », ha detto Alberto Ferrucci. Il dialogo finale ha rivelato lo stupore dei presenti per l’esistenza di amministratori pubblici così aperti, e la curiosità sul segreto di una azienda come la Tassano, capace di svilupparsi per anni al ritmo vorticoso del 70 per cento all’anno: «Segreto – ha spiegato Ferrucci – che è il “ritorno positivo” degli interlocutori quando si opera con atteggiamento di gratuità vera». Guido Bertucci, direttore della Divisione per la pubblica amministrazione Onu, per la prima volta in venti anni, ha proposto di ripetere la presentazione in incontri internazionali da lui stesso organizzati sul tema “Creare fiducia nel governo” (a Vienna e in Argentina). Silvano Gianti PALERMO La moschea nella piazza “Interculturalità e cittadinanza planetaria”. Cioè: in un momento nel quale sembra prevalere l’ipotesi dello scontro di culture, lavorare per trovare metodi per gestire positivamente i conflitti riguardanti lingua, religione, cultura e etnicità, acquista un’importanza strategica per il nostro terzo millennio. Amu (Associazione mondo unito) e Pangea ne hanno discusso a Palermo nella scuola Turrisi Colonna, non a caso: il 27 per cento di alunni sono infatti immigrati in questo rione al cuore del centro storico, nella stessa piazza dove c’è la moschea. La globalizzazione sta creando una maggiore interdipendenza, è vero; ma mai come in questi anni le nostre città appaiono sempre più frammentate. Dov’è la sintesi? Dov’è la comunità? Non si ha il coraggio e forse nemmeno la sensibilità di chiedere al vicino immigrato quanto guadagna in un mese o quanto paga di affitto, o quante persone sono costrette a convivere nelle stesso appartamento. Ed ecco il messaggio: l’esperienza dell’intercultura deve essere fatta dalla polis come comunità, perché si vuole costruire, sul rispetto delle diversità, una reale e concreta governance della intercultura, che non è semplice governo bensì una struttura di regole e pratiche stabilite e condivise. Perché una città è tale se dalle diversità, dalle legittime diversità nasce una comunità. Altrimenti non è una città. È solo una sommatoria di diversità. Per questo occorre diffondere fra quanta più gente possibile l’idea e la pratica della fraternità. La proposta finale del seminario di dare vita ad una rete locale della intercultura va esattamente in questa direzione. Roberto Mazzarella RIMINI (E AFRICA) Un “uomo-mondo” Va bene parlare di “cittadinanza globale”. Ma sarebbe un puro esercizio accademico se non ci fossero esempi di persone che questa esistenza “a livello mondiale” l’hanno vissuta sulla propria pelle. La cittadinanza di Borghi (Forlì) riscopre Piero Pasolini, il nostro collaboratore di tanti anni. La gente di Borghi ha saputo trasmettere integra alle nuove generazioni la memoria di “Piero”, come continuano a chiamare qui il loro concittadino, divenuto un grande nel mondo per le sue scelte e le sue opere, oltre che per la vasta mente scientifica. Piero Pasolini, nato nel 1917, ha concluso la sua avventura altrove, in Africa, a Nairobi, nel 1981. Grande è stata la sua opera concreta a servizio dei bangwa del Camerun, in piena foresta equatoriale. Ma più grande ancora è stata l’opera di inculturazione della civiltà europea in Africa, condotta appunto nel Camerun e nel Kenya: opera che ha dato inizio ad un fecondo dialogo ormai già affermato fra la nostra e la civiltà del continente africano. A Nairobi, sulla scia di Piero Pasolini, si sta sviluppando una cittadella su 18 ettari di terreno destinata alla formazione di persone dei due continenti, capaci di dialogare e crescere insieme. Il comune di Borghi, per ricordare il suo concittadino, sta realizzando un percorso da dedicare a Piero Pasolini. Di tutto ciò ha parlato proprio un bangwa, il prof. Martin Nkafu, un “capo tribale” docente all’università Gregoriana. «Affascinato dallo stile di vita di Piero – confida – ho sentito il bisogno di corrispondere e costruire in Africa quella testata di ponte che serve per continuare il dialogo cominciato da Piero assieme a Chiara Lubich». Gli insegnanti hanno saputo creare nelle singole classi, come nell’intero ciclo delle elementari e delle medie, un clima di profonda stima per i valori vissuti da Pasolini in Africa: e hanno saputo trasformare tali valori in azione pedagogica e riflessione culturale. INTERMEDIANDO Si tratta di una iniziativa rivolta ai giovani che studiano o lavorano in uno dei campi della comunicazione, inclusa l’informatica e le nuove tecnologie. Netone promuove a Ciampino (Roma), dal 18 al 23 giugno 2007 un corso di “approfondimento creativo” per singoli campi della comunicazione ma con aperture inter e intra-disciplinari. Si articolerà per due ore al giorno in sessioni comuni e per il restante tempo in quattro sezioni distinte: informazione, cinema e tv, informatica e nuove tecnologie, comunicazione d’impresa. In programma visite alla Rai, alla Radio Vaticana e all’Agenzia spaziale europea. Focus del corso: sperimentare una comunicazione che, attraverso la creatività della condivisione e della reciprocità, apra oggi vie di pace e fratellanza. È anche una occasione per dare ai giovani la possibilità di un contatto diretto con studiosi e noti professionisti dei loro campi di lavoro o studio. Saranno ammessi a partecipare al corso 120 giovani tra 20 e 35 anni, di tutto il mondo. La selezione verrà fatta in base al loro curriculum. Il corso costerà in media 320 euro (vitto e alloggio incluso), in italiano e inglese. La scheda di iscrizione, il programma del corso, ulteriori informazioni e aggiornamenti saranno via via pubblicati sul sito. www.net-one.org

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