Curare il corpo e i rapporti

Maria Grazia Reynaldi è un’imprenditrice, prima laureata in Italia in Chimica dei prodotti cosmetici, che in azienda utilizza ingredienti naturali.

Quando chiamo la dottoressa Reynaldi, è in laboratorio, quello che lei definisce il suo “posto naturale”. Devo ammettere che mi piace vedere tutti quei vasetti di sostanze diverse dietro di lei, mi fanno sentire in qualche modo immersa nell’intimità della loro creazione, l’essenza che dà vita poi a un prodotto realizzato, un’attesa compiuta.

Se c’è qualcosa che attira subito la mia attenzione, è il rapporto interpersonale che la dottoressa stabilisce con ciascuno dei suoi clienti, offrendo loro prodotti personalizzati a seconda dei bisogni. Una delicata cura dell’altro che mi stupisce, in un mondo accelerato in cui la produttività riporta più benefici economici che l’attenzione e l’ascolto dell’altro.

Ma questa attenzione accurata non è per Maria Grazia una caratteristica di questi ultimi tempi, bensì il punto di partenza della sua azienda. Laureata in Farmacia, prima in Italia con una tesi esperimentale in cosmetici naturali, mise le basi della sua attività produttiva nella cucina della sua casa. Il corso di Chimica di prodotti cosmetici che aveva seguito all’Università di Torino nella sua prima edizione le permise di scoprire gli ingredienti essenziali che compongono i prodotti da applicare sulla pelle.

Essendosi sposata presto e diventata mamma poco dopo, i primi cosmetici che ha elaborato erano destinati proprio all’uso familiare: «Nella pentola per la pasta asciutta ho incominciato a produrre lo shampoo alla camomilla per i miei bambini, il bagnoschiuma alla mela, i prodotti per l’igiene intima, il dentifricio, il sapone, il deodorante, le creme, il dopobarba… I miei amici hanno considerato che si trattasse di prodotti ottimi. Li facevo per me, ma mi hanno chiesto di produrli anche per la loro igiene personale. Così il bagno di casa era diventato laboratorio».

A un certo punto, l’ambito domestico è diventato piccolo e la Reynaldi ha spostato la sua linea di prodotti cosmetici in un vero e proprio laboratorio. Niente di segreto nel suo processo di produzione: grazie a una bella vetrata, chi si recava al locale vedeva la dottoressa che lavorava, formulava e produceva. «I prodotti, freschi, appena fatti, a disposizione, sono stati rapidamente apprezzati, ma non solo – spiega Reynaldi –. Conoscendo la chimica dei prodotti e anche il loro corretto utilizzo, ho sempre potuto dare dei consigli ottimi per l’applicazione del cosmetico».

La dottoressa è riuscita, dunque, senza grossi problemi, ad inserirsi nel mondo del mercato con grande successo, ma anche con tanta fatica. Confessa che in questo passaggio è stata supportata da tante persone, specialmente dai suoi genitori e dai suoceri, ma che ci sono voluti molto impegno nel lavoro, responsabilità e capacità di resistere davanti alle difficoltà. Così, l’azienda è cresciuta fino a diventare quello che è oggi: dal piccolo laboratorio a un’impresa di 7.500 metri quadri, con impianti di 3.500-4.000 chili, con 75 impiegati e il lavoro insieme alle nuore e i due figli, Andrea e Marco, che hanno scelto di proseguire l’attività iniziata dalla mamma laureandosi rispettivamente in Farmacia ed Economia e commercio. «Devo ai miei figli la dimensione dell’impresa attuale. Loro hanno seguito le mie orme perché hanno riconosciuto la fatica che c’era dietro, hanno capito che lì c’era un valore, che c’erano le fondamenta e che potevano costruire», ammette la Reynaldi.

Ora, la ditta produce cosmetici per noti marchi internazionali che vengono spediti in tutto il mondo, arrivando ai 60 mila pezzi ogni giorno. In più, il loro puntare sulla ricerca li porta a produrre 40 formule nuove al mese. Eppure, l’azienda si caratterizza per favorire lo sviluppo sostenibile, coniugando il beneficio economico con la cura del Creato. Così, tende a ricuperare il 97% dei rifiuti e ad azzerare quasi lo spreco idrico e le emissioni di CO2. Inoltre, alla sostenibilità ambientale si aggiungono il rispetto e la cura del capitale umano, con politiche lavorative mirate allo sviluppo integrale delle persone. Maria Grazia racconta che il clima è accogliente e familiare, con dei principi molto precisi: «Con i miei figli abbiamo gli stessi valori: fare bene il lavoro, dare a ciascuno il giusto, stare bene insieme agli altri… Abbiamo organizzato il lavoro in modo intelligente e onesto. L’impresa ha un grande valore sociale, perché crea posti di lavoro e anche perché col profitto si è in grado di aiutare altre persone che sono in difficoltà».

Progetti sociali
Un altro aspetto fondamentale della Reynaldi Srl, una delle prime società benefit in Italia, è il suo impegno sociale attraverso diversi progetti sviluppati principalmente in Africa, dove la fondatrice ha fatto nascere un’impresa produttrice di burro di karité. L’iniziativa è stata replicata in Paesi come Etiopia, Nigeria e Kenya, ma l’attività centrale si è svolta in Burkina Faso: «Una mia cara amica suora era in missione a Bobo-Dioulasso e mi ha chiesto una mano per aiutare le donne a lavorare e sostenere le loro famiglie. Così, per dare un contributo concreto, ho suggerito loro di produrre burro di karité e ne ho ordinato cento chili a prezzi europei per la mia azienda. Poi sono andata da loro e ho portato le formule, ho insegnato a fare le creme, lo shampoo, il profumo, lo spray antizanzare… Una collaborazione che ormai va avanti da oltre 20 anni. La cosa bella – continua Reynaldi – è che hanno imparato facendo; nel fare si cresce, e si prende coscienza di quello che si è capaci di fare. In Africa mancano l’organizzazione e la cultura del lavoro aziendale. Per fortuna, nella piccola azienda, Henriette è la donna leader, quella che ha una visione e sa coinvolgere le altre donne: incoraggia, insegna, ci mette pazienza e amore».

Come imprenditrice, Maria Grazia Reynaldi ha tanto da dire alle nuove generazioni. Capace di eccellere nella sua carriera professionale e di conciliare lavoro e famiglia, riconosce che sono due imprese assai impegnative che richiedono tempo, dedizione e molto spirito di sacrificio. Ciononostante, ammira la bellezza del dono di sé e la definisce come l’unica strada per la piena realizzazione nella vita, insieme ad altri due elementi: avere coraggio e un obiettivo preciso. Incoraggia le donne di oggi innanzitutto a prendere consapevolezza di sé, chi sono e cosa vogliono, e le invita a leggere quella bella lettera che san Giovanni Paolo II scrisse a tutte le donne del mondo in occasione della Conferenza mondiale sulla donna a Pechino di 1995.

Quella tesi innovativa che già negli anni ’70 indagava i modi per sostituire le vaseline e i petrolati con oli vegetali, ha portato la dottoressa Reynaldi a realizzare più di mille formulazioni di cosmetici naturali lungo la sua vita. Come nel vecchio laboratorio, Maria Grazia continua a creare nuovi prodotti alla vista dei clienti che, entrando nel suo negozio di Torino, conservano questo rapporto diretto con lei.

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