Cross: Nadia Battocletti sul tetto d’Europa

La 18enne atleta azzurra scrive una grande pagina di sport, diventando la prima italiana a cogliere un alloro europeo nella corsa campestre
Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo ANSA

Una figlia d’arte va a riscrivere la storia del Cross azzurro, a distanza di vent’anni dalla medaglia conquistata dal padre. Nadia Battocletti ha vinto ieri a Tilburg, in Olanda, i campionati europei under 20 di corsa campestre, al termine di una gara tecnicamente difficile e molto tirata che l’ha vista trionfare con merito. Il suo risultato resterà negli annali, dato che si tratta del primo titolo a livello femminile in 25 edizioni dell’evento. Un orgoglio anche per papà Giuliano che, nel 1998, a Ferrara, aveva vinto l’oro europeo senior a squadre.

La Battocletti si conferma dunque atleta in significativa ascesa e dal grande potenziale, come confermano i precedenti risultati raggiunti. Lo scorso anno infatti, su pista, era arrivata terza sui 3000 metri agli Europei Under 20 di Grosseto, conquistando poi l’argento a squadre all’Eurocross disputato a Samorin, in Slovacchia. Risultati straordinari, dunque, per la trentina delle Fiamme Azzurre, nata il 12 aprile del 2000. Nelle sue vene scorre sangue da velocista, dato che anche la mamma, Jawhara Saddougui, ha gareggiato in pista con i colori del Marocco.

Il suo curriculum, fra l’altro, è impreziosito da altre perle: quest’anno, giungendo ottava sui 3000 metri ai Mondiali Under 20, ha realizzato il miglior tempo di una junior italiana mai registrato negli ultimi 39 anni (terzo crono di sempre con 9’ 13’’ e 45), diventando anche la prima nata nel 2000 ad aver conquistato un campionato italiano (Pescara, sulla distanza dei 5000 metri). Una campionessa che, per molti, anni, potrebbe dunque tenere alto il vessillo azzurro sia nel cross che nelle competizioni su pista. A dimostrazione delle sue qualità c’è stata la gara disputata ieri, in cui la Battocletti ha evidenziato una tattica pressoché perfetta.

Lungo un tracciato reso infido e poco praticabile a causa della pioggia battente, la ragazza nata a Cles (Trento) ha preso il comando delle operazioni già dopo il primo dei 4,5 km previsti. La sua accelerazione, grazie alla quale è riuscita ad accumulare un vantaggio di qualche metro sulle inseguitrici, ha creato la prima netta selezione nel gruppo. Giunti alla seconda parte di gara, la beniamina di casa Jasmjin Lau ha tentato l’allungo, venendo però subito rimontata dall’azzurra che è giunta al traguardo a braccia alzate dopo un finale irresistibile. Seconda la svizzera Delia Scablas, terza la turca Inci Kalkan.

«Nel corso del primo giro eravamo in tantissime – ha dichiarato Nadia Battocletti ai microfoni del canale YouTube della Federazione di Atletica Leggera – poi durante il secondo ho cercato di aumentare man mano il ritmo. Stavo facendo una certa selezione: prima dell’ingresso nel boschetto mi ha superato la ragazza olandese, poi negli ultimi 300 metri sentivo di avere qualcosa e ho dato tutto. È un sogno, non me l’aspettavo. Questa medaglia la voglio dedicare ai miei genitori, che nel corso del percorso sono sempre stati vicino a me e mi hanno supportato».

La medaglia d’oro della Battocletti è stato il punto più alto della spedizione azzurra a Tilburg. Menzione speciale anche per Yeman Crippa che, nella competizione maschile senior, ha agguantato un prestigioso sesto posto nella gara vinta dal norvegese Filip Igebritsen. L’Italia poi, grazie all’undicesima piazza di Daniele Meucci e al ventesimo posto di Heka Crippa ha agguantato un ottimo bronzo a squadre (37 punti complessivi), dietro a Turchia e Gran Bretagna, ma precedendo la Spagna. Nelle altre gare spicca la posizione numero 12 di Simone Colombini tra gli Under 23, mentre nella stessa categoria al femminile la nazionale italiana ha raggiunto un discreto settimo posto a squadre. Nella staffetta mista che ha visto il trionfo spagnolo, infine, gli azzurri sono giunti undicesimi.

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