Da Trieste a Ventimiglia, dal Mar Adriatico al Mar Ligure, passando per la Laguna Veneta, il Salento, la Sicilia, la Costiera Amalfitana, la Sardegna, le Cinque Terre e le tante straordinarie isole minori italiane.

«Nel suo tour d’Italie, ha scritto in immagini scandite dal suo ritmo visivo, un esemplare romanzo, emerso dalla terrestre realtà – corposa, percorribile, termica, profumata…-, che si sviluppa lungo un itinerario costiero naturale che diventa mitico…». Così scrive Italo Zannier di Luca Tamagnini il noto fotografo italiano (nato nel 1962 a Mogadiscio, Somalia) i cui lavori hanno avuto sempre come tema centrale le bellezze naturali e i beni culturali.

Dagli anni ‘90 ad oggi, infatti, ha dedicato molto del suo lavoro ad una lettura della storia culturale del paesaggio costiero italiano, attraverso la propria memoria personale.

Ha iniziato come fotoreporter viaggiando in tutto il mondo insieme a Folco Quilici realizzando servizi fotografici per libri e numerose riviste, e fondando successivamente una casa editrice, la Olmo Edizioni, per pubblicare libri fotografici.

I paesaggi costieri di Tamagnini nascono da un desiderio dell’autore di dare monumentalità a scogli e isolotti, spiagge e dune, porticcioli e borghi di tanti luoghi marini italiani. Un corposo libro Italia, paesaggio costiero (edito da Photoatlante) di 215 fotografie scattate sulle coste di tutta Italia in quasi trent’anni di lavoro, ne raccoglie ora i diversi peripli, perché l’Italia non è solo una grande penisola, ma un arcipelago di grandi e minuscole isole.

Peripli fatti in diverse stagioni «…dove a volte – scrive lo stesso autore – ho cercato di dare monumentalità a faraglioni e scogli, di ritrarre l’incanto di spiagge, rade ed isolotti, fuori stagione, perché un paesaggio costiero mediterraneo vive come una metamorfosi prima, durante e dopo l’estate. Il Tirreno è quello che ha un periplo di coste infinito. Il Mar di Sardegna e quello Ligure sono quelli con il mare più aperto e con litorali agli opposti: quello sardo occidentale quasi completamente spopolato contro quello delle due riviere liguri affollate da una umanità ricchissima di storia».

La linea di costa italiana ha subìto e continua a subire profonde trasformazioni. Un molo, un faraglione, una torre, affacci sul mare famosi o sconosciuti, sono tutti elementi di un paesaggio costiero che vorremmo non cambiassero mai, perché sono paesaggi della nostra interiorità e appartenenza. Questo vasto progetto fotografico rappresenta un’Italia sul mare ancora integra, in grado di rivelare negli spettacoli costieri contemporanei, identità paesaggistiche in armonia con la natura e la storia del Mediterraneo.

Il libro verrà presentato alla stampa martedi 11 dicembre, alle ore 18,30, al Museo MAXXI di Roma, con gli interventi di Mario Tozzi, geologo CNR, divulgatore scientifico, saggista; di Leopoldo Franco, docente di Ingegneria Costiera Università Roma Tre; di Giuseppe Morganti, capo Delegazione FAI Roma. Modera Laura Delli Colli.