Coronavirus, pronta la nave-ospedale a Genova

La nave da croviera Splendid, già ancorata nel porto del capoluogo ligure, da lunedì sarà pronta per accogliere le degenze post ospedaliere dei nostri malati
Foto Ufficio Stampa Regione Liguria/Marco Gozzi/LaPresse La Gnv Splendid: il traghetto che fungerà da nave-ospedale nel porto di Genova.

È la prima unità navale non militare ad essere trasformata in ospedale, è questa la risposta della sanità ligure per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Tutti gli ospedali della regione sono a tappo, tanto che un’agenzia annunciava a nome del governatore Toti: «Ho appena firmato l’atto che dà il via all’apertura della nave-ospedale, che da lunedì sarà pronta per accogliere le degenze post ospedaliere dei nostri malati di coronavirus», un progettato condiviso tra il Rina, il Registra italiano navale e allestito, insieme a Msc e Gnv. Si tratta della nave da crociera Gnv del gruppo Msc, adeguata agli standard idonei per ospitare persone in via di guarigione ma che non hanno sconfitto ancora del tutto il virus. “Sono tante le persone che dopo le dimissioni non hanno le condizioni idonee per proseguire la quarantena nelle loro case – spiega il governatore –. Per questo oltre alla nave, abbiamo individuato anche altre strutture come la scuola di polizia penitenziaria di Cairo e l’ex ospedale Falcomatà della Spezia. Nuovi posti letto creati in tempi record per fronteggiare l’emergenza. In Liguria nessuno deve essere lasciato solo, ora più che mai».

Foto Ufficio Stampa Regione Liguria/Marco Gozzi/LaPresse
Foto Ufficio Stampa Regione Liguria/Marco Gozzi/LaPresse

Sulla Splendid, la nave ospedale, saranno ospitati inizialmente 25 pazienti in isolamento poiché contagiati dal coronavirus e dimessi dagli ospedali liguri. Il personale specializzato sarà composto, stando a quanto ci è dato sapere, da 6 medici, 15 infermieri, 12 operatori socio-sanitari e 2 assistenti sanitari. I pasti per i degenti e per il personale sanitario verranno preparati dai cuochi della nave che seguiranno le indicazioni dei dietologi della Asl 3. Sulla nave, oltre alla presenza dell’infermeria con posti letto e strumentazione di primo soccorso c’è anche l’eliporto. Inoltre l’hangar può essere trasformato in unità di rianimazione e di terapia intensiva con unità modulari.

Foto Ufficio Stampa Regione Liguria/Marco Gozzi/LaPresse. Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria.
Foto Ufficio Stampa Regione Liguria/Marco Gozzi/LaPresse. Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria.

Ieri è stato effettuato il sopralluogo dal presidente della Regione con l’assessore alla protezione civile e le autorità portuali. E secondo quanto previsto lunedì dovrebbe avvenire la consegna ufficiale della nave già ormeggiata al Terminal traghetti della Stazione Marittima del porto di Genova. Se tutto andrà per il meglio, con questi primi pazienti in quarantena, si pensa naturalmente di aumentare la capienza per i degenti fino ad arrivare ad ospitare 300 pazienti guariti dal virus ma che hanno bisogno ancora di cure e di stare sotto osservazione. Ma a seconda delle  necessità e delle situazioni legate all’emergenza coronavirus in Liguria e in tutto il Paese la nave potrebbe ospitare non solo cittadini liguri ma anche pazienti provenienti dalle regioni vicine, Lombardia in primis. È questa la prima esperienza di una nave-ospedale italiana in grado di offrire un sostegno alle strutture sanitarie al collasso durante l’emergenza coronavirus.

Per la trasformazione in ospedale, sulla nave hanno lavorato aziende specializzate negli allestimenti navali che hanno completamente trasformato gli spazi interni. Questi primi posti letto sono stati ricavati in suite con oblò per garantire l’illuminazione. Gli spazi delle stanze sono stati completamente rivisitati per garantire tutte le cure mediche necessarie. Perché la nave non sarà utilizzata solo per le convalescenze protette e le quarantene, ma anche per trattare i pazienti di “media intensità “, cioè le persone che hanno bisogno di assistenza ospedaliera ma non sono tanto gravi da richiedere la terapia intensiva.

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