Coronavirus, nave ferma nel porto di Genova

Uno dei passeggeri, sbarcato a Tunisi, è risultato positivo al Coronavirus. Interrotti i traghetti per la capitale tunisina. Per la compagnia, la nave sarebbe ferma per una manutenzione programmata. L'assessore regionale alla Protezione civile cerca luoghi eventuali quarantene sul territorio ligure.

Sono stati sospesi i traghetti che collegano Tunisi e Genova. Lo ha annunciato il ministro della sanità tunisino, Abdellatif Mekki. Si tratta, ha specificato, di una misura precauzionale per limitare la diffusione del Coronavirus. Intanto è ancora ferma nell’area delle riparazioni navali, la nave Gnv Rhapsody, arrivata l’altra sera nel porto di Genova. La misura precauzionale si è resa necessaria dopo la scoperta che un passeggero, un tunisino imbarcatosi a Genova il 26 febbraio per arrivare l’indomani a Tunisi, stava male. Dopo alcuni giorni dall’arrivo, l’uomo era stato sottoposto a tampone e ricoverato presso l’ospedale universitario Farhat Hached di Sousse. Con lui sulla Rhapsody viaggiavano altri 254 passeggeri che ora le autorità tunisine stanno cercando di rintracciare, alla ricerca di altri contaminati.

Attualmente sulla Gnv Rhapsody ci sono una cinquantina di marittimi a bordo, ai quali è stato vietato scendere, sei di loro che erano sbarcati per prendere servizio su un altro traghetto, lo Splendid della compagnia Gnc, sono stati riaccompagnati a bordo della nave. Altri colleghi, che erano sbarcati nei giorni precedenti e avevano preso servizio su altre due navi ormeggiate a Napoli, sono stati messi in isolamento. Secondo quanto si apprende, sono in corso accertamenti anche a bordo della Majestic e della Snav Adriatico, le due navi ormeggiate nel porto di Napoli.

Nella giornata di ieri, i lavoratori delle riparazioni navali avevano annunciato uno sciopero – poi sospeso – del personale che opera nella zona delle riparazioni navali per denunciare l’assenza, nell’area, di un presidio medico. La Gnv ha invece precisato con un comunicato che «in merito alla segnalazione da parte degli Uffici di Sanità Marittima, la persona che a Tunisi è risultata positiva al test da Coronavirus ha effettuato l’esame solo alcuni giorni dopo l’arrivo in Tunisia». La nave, spiegano, come pianificato da tempo, è attualmente in sosta per lavori di manutenzione, non è in quarantena, in quanto non vi sono casi effettivamente rilevati a bordo, «tuttavia al fine di garantire l’isolamento con sorveglianza attiva dei marittimi domiciliati è stato temporaneamente inibito l’accesso a terzi».

Intanto l’assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, ha dichiarato alla stampa: «Stiamo valutando come portare avanti la quarantena. Due sono le possibili soluzioni: quarantena a bordo o ricovero in una struttura residenziale sanitaria privata a carico della compagnia. È in corso la ricerca di strutture perché potremmo averne bisogno indipendentemente da questo caso». I marittimi sono in parte Italiani e in parte stranieri, soprattutto albanesi e filippini. Secondo la Asl non è necessaria la sorveglianza sanitaria attiva, per i passeggeri sbarcati a Genova, non essendo stati direttamente in contatto con la persona già scesa a Tunisi e poi risultata positiva al coronavirus.

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