Coperte per il ghiacciaio, anche in Italia

Enormi teli proteggono il ghiacciaio Presena in nord Italia contro il calore estivo e i raggi del sole
Ghiacciaio , Urs Flueeler/Keystone via AP

Anche in Italia si sciolgono i ghiacciai. La neve non resiste al calore dell’estate e la situazione peggiora di anno in anno. Negli ultimi trent’anni sono scomparsi oltre 150 ghiacciai fra le Alpi e gli Appennini.

Tra la Lombardia e il Trentino Alto Adige si trova il ghiacciaio Presena, uno dei pochi ghiacciai sciabile nel nostro Paese. Si trova ad un’altitudine fra i 2700 e i 3000 metri. In questa zona d’inverno la neve non manca mai e permette a tanti appassionati di divertirsi con gli scii o lo snowboard. D’estate invece il ghiacciaio soffre delle alte temperature che minacciano lo scioglimento.

Ogni estate su questo ghiacciaio vengono installati enormi teli termici contro il calore estivo. Uno di questi ad esempio è grande come una coperta di 100 mila metri quadrati, grande come dieci campi di calcio. Serve a ridurre del 50% l’inarrestabile erosione del ghiacciaio che nel periodo estivo appunto viene colpito dai forti raggi solari.

Questi teli di colore bianco tra qualche settimana diventeranno grigi o neri: niente paura, sono solo le particelle di terra che trasportate dal vento, si depositano sul telo contribuendo a rafforzare il suo prezioso lavoro. All’inizio dell’inverno questa gigante coperta verrà rimossa per permettere al ghiaccio di riformarsi. Dove purtroppo il telo non arriva hanno preso posto le rocce grigie a causa dello scioglimento del ghiacciaio. Sono ormai dodici anni che questa prassi si ripete.

L’idea è venuta a Davide Panizza, presidente della società Carosello in collaborazione con le università di Milano e Trento. Negli anni hanno esteso la magica coperta per permettere tra l’altro alla stagione sportiva invernale di continuare ad esistere.

La strategia anti scioglimento non si limita ai teli estivi. D’inverno viene attuata l’altra fase del programma: la superficie nevosa è incrementata attraverso spara neve di ultima generazione che pescano l’acqua da un adiacente bacino idrico naturale. Il processo dura fino a marzo inoltrato e serve a proteggere il permafrost, ovvero lo strato di materiale che separa la roccia dalla neve. Nonostante questo ingegnoso sistema riesca a proteggere il Presena ottenendo una diminuzione della perdita del ghiacciaio del 52%, in vent’anni il ghiacciaio ha perso un terzo della sua superficie.

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