Contro l’antisemitismo, con leggerezza
Maurizio Di Veroli e il gruppo musicale “Progetto Davka” cantano l’intraducibile

C’è una parola ebraica che risulta praticamente intraducibile. È davka. Può significare “fare qualcosa appositamente”, ma anche “fare qualcosa a dispetto di”, o “fare qualcosa in controtendenza” e altri significati ancora. Quando chiedo a Maurizio Di Veroli perché ha scelto come nome del suo gruppo musicale proprio Progetto Davka, la risposta è pronta: «Abbiamo scelto appositamente una parola che esprimesse…
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Per visualizzarlo effettua il login