Il 10 dicembre 1948, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite proclamò la Dichiarazione universale dei diritti umani, frutto di una lunga elaborazione basata su diversi approcci religiosi, filosofici, politici ed economici. Il mondo è cambiato, da allora, quando c’erano due blocchi contrapposti, ma non è cambiato il fondamento dei diritti umani, che è la dignità della persona.
I diritti umani, almeno sul continente europeo, rappresentano un patrimonio consolidato e condiviso di norme e, soprattutto, valori, cristallizzato in svariati documenti, come la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, con la sua Corte europea dei diritti dell’uomo, alla quale aderiscono tutti i 47 membri del Consiglio d’Europa, ed alla quale possono rivolgersi i singoli cittadini dopo essersi rivolti ai rispettivi tribunali nazionali.
Ancora, grazie alla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, la legislazione e le istituzioni dell’Unione europea (Ue) devono agire nel solco di tali norme e i cittadini dell’Ue possono rivolgersi alla Corte di giustizia dell’Ue se ritengono che i propri diritti fondamentali siano violati. Infatti, il rispetto dei diritti delle persone costituisce uno degli obblighi fondamentali dell’Ue. Tali diritti devono essere rispettati dall’Ue quando realizza le proprie politiche e i propri programmi, dalle istituzioni dell’Ue e da ogni Stato membro.
Nello specifico, i valori fondamentali su cui è fondata l’Ue sono sanciti dall’articolo 2 del trattato sull’Unione europea. Si tratta del rispetto dei diritti umani, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto, del rispetto dei diritti fondamentali, tra cui quelli di individui appartenenti a minoranze. I diritti fondamentali si applicano a tutti gli individui sul territorio dell’Ue, a prescindere dal loro status o dalle loro origini. Alcune di queste libertà sono antiche quanto l’Europa: vita e libertà, pensiero ed espressione.
Tra le varie istituzioni europee, il Parlamento europeo è in prima linea nella promozione e nella protezione dei diritti fondamentali delle persone e della democrazia. All’interno dell’unica istituzione dell’Ue direttamente eletta, le deputate e i deputati al Parlamento europeo si battono contro vecchi e nuovi attacchi alle libertà fondamentali.
Il Parlamento europeo non ritiene che i diritti fondamentali delle persone finiscano alle frontiere dell’Ue. Le sue deputate e i suoi deputati si pronunciano regolarmente, individualmente e all’unisono, sulle tematiche relative ai diritti umani nei Paesi esterni all’Ue, poiché questi diritti sono considerati universali.
Preservare la democrazia è un elemento chiave di questo impegno, sancito nella Dichiarazione universale dei diritti umani, la quale riconosce che «la volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo». Gli stessi testi costituivi dell’Ue prevedono che la stessa Ue, nel suo insieme, difenda i principi democratici nell’ambito dei suoi affari esteri. Tuttavia, nel Parlamento europeo, questo impegno risulta più naturale: per le deputate e i deputati al Parlamento europeo, che hanno assistito a elezioni e campagne elettorali, la democrazia è una questione personale.
Il rispetto dei diritti umani non si ferma alla loro conoscenza, ma si accompagna alla responsabilità individuale di rispettarli e promuoverli. Ma noi conosciamo i diritti umani? Proprio il Parlamento europeo ha elaborato un quiz online che ci fa comprendere quanto ne sappiamo sui diritti umani nell’Ue.
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