Il collegio torna su Rai 2

Sesta edizione de “Il collegio” docu-reality trasmesso da Rai 2 fin da gennaio 2017 e basato sul format della tv britannica
Il collegio foto Rai

Si viaggia indietro nel tempo, con il docureality Il collegio: il programma di Rai2 (basato su un format inglese di Channel 4) arrivato quest’anno alla sua sesta edizione.

Si torna ad anni importanti della storia repubblicana: il 1960 nella prima stagione; il 1977 in quella partita lo scorso 26 ottobre, con episodi settimanali in onda il martedì in prima serata. E poi il ’61, il ’68, l’82 e il ’92 nelle altre quattro stagioni: ognuna con eventi tragici o gioiosi, con musica, sport e costume.

Si sorvola, si annusa – con la voce narrante che già dallo scorso anno è tornata ad essere quella di Giancarlo Magalli – una stagione italiana del passato: un decennio, che in qualche modo è la cornice (apprezzabile ma sottile e fortemente discontinua) del programma; perché poi, di fatto, si rimane sempre nel nostro presente, visto che i protagonisti sono adolescenti contemporanei (tra i 14 e i 17 anni) provenienti da tutta Italia: millenials vitali, agili, ma abituati al disordine e piuttosto allergici alle regole.

Di loro viene evidenziata la dinamica esuberanza, una vistosa incompatibilità con l’autorità, e, in diversi casi, la scarsa preparazione e le profonde lacune nozionistiche e culturali.

Hanno accenti diversi, storie familiari e provenienze sociali diverse; volti, corpi e caratteri differenti, ma a modo loro sono tutti impegnativi e lo scopo ufficiale dell’esperienza nel collegio è quello di levigare queste spigolosità, di indirizzare meglio le loro vite, di facilitare e incoraggiare la maturazione di questo gruppo di giovanissimi ragazzi e ragazze, assunti a paradigmi per tratteggiare lo stato di una generazione in procinto di affacciarsi alla vita, ma anche, per via di una caratterizzazione basata su una sgargiante e marcata coloritura, figure in cerca di un efficace impatto sul pubblico.

Giovani che sottolineano, con un sottile, vago, latente compiacimento nella scrittura, una società frammentata. Composta da famiglie poco avvezze a gestire la complessità dei figli, perchè impreparate, divise, a volte, o semplicemente perché insufficienti, in una società articolata e competitiva come la nostra, sfibrata e confusa come quella che viviamo, per affrontare il compito arduo di dialogare con quell’età sfuggente e delicata che è l’adolescenza.

La sensazione è che della fotografia di questa età intrinsecamente complicata, si volessero accentuare i difetti, i limiti, con qualche ritocco in fotoshop, che da una parte rende più appetibile “Il collegio” ma dall’altra ne argina il realismo per sorprendere emotivamente, per coinvolgere spiazzando.

È come se la realtà (che comunque c’è) fosse contaminata da una percentuale di spettacolarizzazione e il docureality tendesse a pendere più verso il reality. Questo a scapito del documentario, con confessioni, crisi e qualche lacrima di protagonisti non a caso scelti tra un numero molto elevato di candidati, e con professori (anche bravi) che fanno (anche bene) il loro lavoro ma che ricordano una giuria da talent, con la sensazione di un certo studio a tavolino e di una certa programmaticità di fondo nel racconto, dentro al quale viene inserito qualche contenuto forte, come ad esempio, in questa sesta stagione, una ragazza che si definisce “non binary”, ovvero non si riconosce in nessun genere sessuale.

Del resto è la televisione, quella televisione che fa necessariamente i conti con i numeri impietosi dell’audience, e infatti Il collegio va bene (in tv e sui social), anche se si avverte la poca centralità di quella maggioranza silenziosa che completerebbe il racconto sulla verità dell’adolescenza che il collegio si propone di offrire. La sensazione è che il programma, nel continuo gioco/scontro tra regole e trasgressione, pur nel suo offrire passaggi positivi, sia organizzato per piacere ai ragazzi, per conquistarli, prima che per raccontarli nella loro completezza ed essere di autentico sostegno al loro cammino

 

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