Codice Masi: quale pluralismo?

Un documento invocato da più parti e approvato dal Cda della Rai, che suscita tuttavia polemiche e perplessità.
Il cavallo simbolo RAI

È in vigore dal 29 settembre il “Codice Masi”, il regolamento a tutela del pluralismo dell’informazione – così almeno nelle intenzioni – che porta il nome del direttore generale della Rai Mauro Masi, suo ideatore. Un documento invocato da più parti e approvato dal Cda della Rai, che suscita tuttavia polemiche e perplessità. Se in linea di principio il codice intende garantire un’informazione pluralista e completa, in sostanza molti interpretano le nuove disposizioni come un tentativo di imbavagliare i media. In particolare, il regolamento vieta al pubblico di partecipare attivamente alle trasmissioni – negato persino l’applauso – e impone ai conduttori l’imparzialità e ai talk show il rispetto del pluralismo, del contraddittorio e di una equa distribuzione degli spazi. Un vademecum che ricorda le disposizioni in tempo di campagna elettorale e che – si teme – possa ingessare tg, talk show e programmi di informazione.

 

In attesa di verificare se e in che modo il regolamento sarà applicato, la situazione attuale si rivela, dati alla mano, tutt’altro che pluralistica. A dirlo è il monitoraggio dell’istituto Piepoli, pubblicato dall’Agcom, che ha rilevato la presenza di soggetti politici e istituzionali nei tg e nei programmi di informazione nel mese di settembre.

Fra tutti il dato più significativo è il “tempo di antenna” (che somma il “tempo di notizia”, dedicato all’illustrazione di un tema/evento in relazione ad un soggetto politico/istituzionale, al “tempo di parola”, in cui lo stesso soggetto parla in voce) rilevato su tutti i tg Rai (Tg1, Tg2, Tg3, Rainews) di tutte le edizioni. Per i soggetti politici: al Pdl 7h 51’45’’; al Pd 5h 10’52’’; a Fli 4h 22’15’’; Lega Nord 2h 54’41’’; Udc 1h 48’27’’; Idv 0h 58’59’’. Per i soggetti istituzionali: al presidente della Repubblica 3h 21’22’’; al presidente del Consiglio 2h 50’12’’; al presidente della Camera 0h 56’47’’; al presidente del Senato 0h 20’19’’.

 

STAMPA CATTOLICA

Il papa ai giornalisti

«La ricerca della verità dev’essere perseguita dai giornalisti cattolici con mente e cuore appassionati, ma anche con la professionalità di operatori competenti» e «ciò risulta ancora più importante nell’attuale momento storico, che chiede alla figura stessa del giornalista, quale mediatore dei flussi di informazione, di compiere un profondo mutamento». Così Benedetto XVI, durante l’udienza ai partecipanti al Congresso sulla stampa cattolica, dal 4 al 7 ottobre. Il papa ha invitato i presenti – 200 operatori dei media cattolici da 85 Paesi – «a trattare le cose del mondo ponendo sempre Dio al vertice della scala dei valori» ed ha ricordato che il compito della stampa cattolica è «quello di aiutare l’uomo contemporaneo ad orientarsi a Cristo» e «a tenere accesa nel mondo la fiaccola della speranza». 

 

BUCHMESSE

Editoria italiana 2009

Nel 2009 è diminuito il giro d’affari nel mercato dell’editoria italiano (-4,3 per cento), come pure la produzione di titoli (-0,5 per cento) ma è cresciuta la lettura di libri (+1,1 per cento) e il fatturato nei canali trade (+3,5 per cento), mentre si è consolidato il fenomeno degli e-book. Sono i dati dell’ultimo rapporto sullo stato dell’editoria in Italia, diffuso alla 62a edizione della più grande fiera del libro al mondo, la Buchmesse a Francoforte, in Germania.

 

NO LIMITS

Atleti disabili in tv

No Limits è la prima trasmissione tv nel Lazio che racconta l’esperienza di migliaia di atleti con disabilità, 4.500 solo nel Lazio, che ogni settimana si affrontano in tornei e campionati o si allenano in vista delle quadriennali Paraolimpiadi. Il programma tv No Limits è in onda dal 6 ottobre ogni mercoledì alle 21 su Gold TV.

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