Ciudad Nueva due Paesi (diversi) insieme

Il Paraguay e l’Uruguay sono due Paesi molto diversi. La loro relativa vicinanza geografica e i loro nomi di origine guaranitico – Uruguay: fiume degli uccelli dipinti; Paraguay: fiume grande – potrebbero ingannare chi ha la mappa davanti agli occhi.Ma duecento anni dall’indipendenza dalla Spagna sono tanti nella ricerca d’identità di una nazione. Mentre il Paraguay è rimasto legato alle tradizioni ancestrali degli indios (guaraní e di altre etnie) e il cristianesimo che i missionari hanno portato con la loro splendida testimonianza è ancora vivissimo, l’Uruguay si è forgiato con l’immigrazione europea ed ha preso modelli laicisti, positivisti ed anticlericali tipici del XIX secolo. Nel maggio del 1980 la comunità dei Focolari dell’Uruguay ha fatto nascere un’edizione di Ciudad Nueva propria, per meglio riflettere la cultura locale. Cinque anni dopo si è aggiunto il Paraguay. È stata una sfida importante, perché Ciudad Nueva sin dall’inizio ha cercato di cogliere nelle sue pagine le due sensibilità, i due modi d’interpretare la realtà – in particolare il fatto religioso -, i due linguaggi. Da questo sforzo è sorta un’esperienza originalissima e molto preziosa, che ha arricchito grandemente le due comunità. Nel giornale ci sono due consigli di redazione, uno in Uruguay, che si occupa di seguire l’insieme della rivista, ed un altro in Paraguay, che raccoglie i temi d’interesse locale. Il rapporto tra i due è molto vivo, soprattutto l’ascolto vicendevole che sprona a trasformare la sfida di un giornale unico nel rispetto della diversità culturale, in un mensile concreto. Di tutto ciò bisogna veramente ringraziare tanti che, nel corso di questi 27 anni, hanno portato avanti Ciudad Nueva; dal tempo dei pionieri, che lavoravano in una piccolissima stanza, dove si mescolavano le voci e concentrarsi era un’impresa, al lavoro nella nuova sede (inaugurata nel 2001, dopo tanti sforzi), luminosa ed adatta. È d’obbligo nominarne almeno alcuni: Claudio Larrique, Alejandro Poirier, Eduardo Zaffaroni, Jorge Esteban, Alberto Barlocci, Javier Rubio. Ma sono tanti coloro che negli anni hanno sostenuto Ciudad Nueva e hanno permesso la crescita di un giornale che viene molto apprezzato da tutti: personalità religiose e politiche, giovani e adulti, gente comune ed accademici. A titolo di esempio, citiamo quello che ha detto il presidente della Conferenza episcopale uruguayana in occasione del nostro 25º anniversario: Colgo l’occasione per ringraziarvi della semina perseverante di buoni semi: testimonianze, articoli scelti con intelligenza e senso dell’opportunità, commenti di fatti significativi che vale la pena evidenziare. È qui che suggerite una finestra aperta su un’ottica diversa e necessaria per ritagliare l’anima della vita, la perla in mezzo a tante informazioni che, a volte, sono solo rumore che impedisce di captare le voci e le parole più significative.

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