Città Nuova è i suoi lettori

Leggi l'editoriale del direttore, tratto dal numero di giugno della rivista Città Nuova.

Un pit stop a 6 mesi dal varo della nuova rivista. A questo abbiamo dedicato di recente uno dei nostri incontri del mercoledì. Con la redazione, infatti, abbiamo l’abitudine di ritagliarci un paio di orette settimanali – oltre le brevi riunioni di programmazione quotidiana e, di tanto in tanto, anche intere giornate – per confrontarci sui tanti aspetti del nostro lavoro sempre più variegato, convinti che quello dedicato al “pensare insieme” sia tempo prezioso.

In genere ci guida il desiderio di migliorare i nostri contenuti, di renderli sempre più adatti alle esigenze dei nostri lettori che non mancano mai di farci arrivare i loro suggerimenti: sanno che di questo siamo grati. «Chi di voi vorrà fare questo mestiere – spiegava Indro Montanelli durante una lezione di giornalismo all’Università di Torino nel ’97 – si ricordi di scegliere il proprio padrone, il lettore. Si metta al suo servizio e parli la sua lingua, non quella dell’accademia. Porti la cultura dall’accademia alla comprensione». E ricordava in un’altra occasione che, quando si ha il lettore dalla propria parte, «non c’è potere che possa imbavagliarti».

Un insegnamento e un punto d’arrivo anche per noi, ma al contempo l’esperienza che facciamo quotidianamente perché è grazie a lettori attenti e affezionati come i nostri che possiamo portare avanti le nostre battaglie, quelle di chi crede che costruire la fraternità sia un dovere, non un’utopia.

Una persona, recentemente, mi ha chiesto cosa abbia guidato la redazione nel pensare la nuova rivista che abbiamo tra le mani. La prima, immediata, risposta che mi è venuta in mente è stata: «L’ascolto dei nostri lettori», perché così è successo, grazie ad un percorso a più tappe e a più livelli, tra cui la condivisione con tanti di un questionario articolato – circa 20 domande – dalle cui risposte abbiamo tratto indicazioni molto interessanti.

Non a tutte siamo già arrivati a dare seguito, anche perché sono alquanto variegate, ma un po’ alla volta lo stiamo facendo, tenendo conto, inoltre, dei suggerimenti successivi, soprattutto quelli più ricorrenti. Al primo posto delle richieste si situa quella della leggibilità. In questo vogliamo rassicurare tutti: dopo uno studio approfondito abbiamo individuato il tipo di carattere che fa al caso nostro, speriamo. Lo troverete a partire dal prossimo numero.

Come dice il titolo, Città Nuova è i suoi lettori, nel senso che ne sono non solo parte integrante, ma le danno senso e la fanno vivere.

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