Cinema Box – Corazones de mujer – Tutto torna

CORAZONES DE MUJER È possibile raccontare con misura la storia di Shakira, un travestito, e di Zina, ragazza che ha perso la verginità e che deve, alla vigilia del matrimonio, sottoporsi ad un intervento per riparare al danno? Per di più in un viaggio che i due compiono da Torino al Marocco, fatto di incontri, riflessioni, confidenze, e squarci paesaggisti da favola? Sì, se la mano è – come spesso è – leggera, rispettosa delle convinzioni religiose e sociali islamiche come di quelle occidentali. Il regista Kiff Kosoof (cioè, Davide Sordella, già autore del forte Fratelli di sangue) fotografa, con un pizzico di involontario vittimismo, la realtà complessa non solo dei figli degli immigrati, ansiosi di libertà, ma quella del nostro tempo, alla ricerca dei veri sentimenti. Aiutato dalle musiche molto originali di Enrico Sabena e da una fotografia ricca di colori e di luci, il film scorre agilmente, liberandosi via via da ogni decorativismo – anche scenografico -, terminando di fatto come un omaggio alla libertà raggiunta. Giustamente presentato e riconosciuto alla Berlinale 2008. Regia di Kiff Kosoof; con Aziz Amehri, Ghiziane Waldi. TUTTO TORNA La storia del giovane aspirante scrittore sardo Massimo, che dal paese scende in una Cagliari mai vista – splendida e degradata, multietnica e tradizionalista – è la metafora di ogni gioventù alla ricerca della propria realizzazione. È interessante come la crescita umana del ragazzo avvenga nel rapporto – di autentica amicizia – con la ballerina cubana Lorena, fatto questo che dà al film una dimensione non regionale, ma internazionale. Pitzianti, regista della Nouvelle vague sarda, non è aggressivo né sentimentalista. Massimo e il piccologrande mondo che lo circonda, per quanto soffrano degli incidenti di percorso, sono guardati benevolmente da un regista che li osserva e li ama. Così che la conclusione della vicenda – il ragazzo che lascia Cagliari verso un dove -, non è amara, ma, a suo modo, speranzosa. Perché la gioventù, dopo la prova, si è fatta più forte. Ottima l’interpre tazione degli attori, quasi tutti teatranti, libera da sbavature. Regia di Enrico Pitzianti; con Antonio Careddu, Yonaiki Broch Montano, Piero Marcialis.

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