I cento anni di Giulietta Masina, l’anima gemella di Fellini

Nasceva il 22 febbraio del 1921 a San Giorgio di Piano, vicino a Bologna. Insieme al marito regista ha fatto grande il mondo del cinema e la loro storia viene ricordata da tutti come un amore forte e duraturo, nonostante le difficoltà della vita
Giulietta Masina (da Wikiepdia)

Cent’anni fa nasceva Giulietta Masina, la moglie amata di Federico Fellini, l’attrice straordinaria di capolavori come La strada e Le notti di Cabiria, come Giulietta degli spiriti e Ginger e Fred. Una donna intelligente, dolce, sensibile. Una persona speciale, caritatevole, ambasciatrice Unicef, con uno sguardo e un cuore sempre in empatia con l’altro.

Una donna la cui energia si univa alla delicatezza, all’educazione, e il cui talento per la recitazione era legato a un sorriso fiducioso sostenuto dalla fede. Il suo cuore, la sua voce, il suo pensiero, ci mancano tanto; i suoi personaggi, Cabiria, Gelsomina, l’Amelia Bonetti  di Ginger e Fred – ma anche altri con altri registi, non pochi, tra cui Eleonora e Camilla, protagoniste di due sceneggiati Rai degli anni 70 – sono lì a rendercela viva, vicina e immensa nel suo corpo minuto e nei suoi occhi espressivi e magici.

A lei si deve anche, in parte, la grandezza stessa di Federico Fellini. Perché la sua presenza costante dava equilibrio al genio, lo riportava alla concretezza, lo accoglieva dopo ogni viaggio nella fantasia e nella creatività, nelle vie pericolose della vita. In qualche modo Giulietta ha protetto il regista da mille pericoli in agguato, ne ha evitato lo smarrimento, la dispersione del suo potenziale.

Masina e Fellini hanno fatto grande il cinema e la loro vita, da quando, nel 1942, si conobbero in radio, all’Eiar. Lei, laureata in lettere e con studi di recitazione alle spalle, interpretava il personaggio di Pallina nella rubrica Terziglio. Federico ne era l’autore e la storia era quella di due fidanzati, Cico e Pallina, e delle loro avventure. Fellini allora era magro e squattrinato, lei lo faceva ridere e sapeva cucinare. Il 30 ottobre del 1943 si sposarono quasi in segreto. C’era stato da poco l’armistizio e Roma era una città in guerra occupata dai nazisti. Tutto avvenne in modo semplice: a casa della zia di lei con pochi invitati, un sacerdote che aveva il permesso di celebrare in casa e qualcosa di buono da mangiare preparato dalla stessa Giulietta, la sera prima della celebrazione.

Giulietta Masina e Federico Fellini (da Wikiepdia)

Non fecero il viaggio di nozze, ma una passeggiata pomeridiana a teatro dove recitava Alberto Sordi, loro grande amico. Lui fermò lo spettacolo per salutarli e disse al pubblico che di quei due avrebbe sentito parlare molto. Non si sbagliava. La loro storia non fu sempre facile, ma il loro amore fu vero, e durò fino alla fine, anche se dovette superare prove e momenti difficili, dolori come quello della perdita del piccolo figliolo Federichino, morto pochi giorni dopo la nascita. Fu una ferita profonda che non però scalfì l’amore, la loro unione rimase forte.

«Lasciatemi fare il nome di un’attrice che è anche mia moglie – disse Fellini sul palcoscenico degli Oscar, tra Mastroianni e Sofia Loren, quando nel marzo del 1993, ricevette la statuetta alla carriera – Grazie, cara Giulietta, e per favore smetti di piangere», aggiunse quando in platea vide il  viso di lei profondamente commosso. Poco tempo dopo, il 31 ottobre del 1993, Federico se ne andò. Erano passati cinquant’anni e un giorno dalla data delle nozze.

Di qualche giorno dopo è l’immagine di Giulietta ai funerali del marito, piena di lacrime stavolta di dolore, con il rosario in mano che saluta la bara di Federico che esce dalla chiesa. Era già malata, e avrebbe seguito il suo amore poco dopo, il 23 marzo 1994, per via di un tumore ai polmoni e del dolore per non averlo più al suo fianco. Di loro ci rimangono lettere piene di tenerezza, e tanti aneddoti di chi li ha conosciuti che confermano la bellezza della loro storia d’amore. Ci rimangono diverse perle preziose, tra cui le vette di La strada, il film più amato da Papa Francesco, con Gelsomina candida e innocente accanto a Zampano’, e la tenerezza di una prostituta piena di umanità in Le notti di Cabiria. Due film premiati entrambi con gli Oscar, due film dove l’amore tra Giulietta e Federico diventa arte straordinaria, immortale, commovente.

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