Centesimo Slot Mob. A Roma sulla strada che sembra Las Vegas

slot mob

È cominciato tutto quasi per gioco, come un esperimento, ma i motivi che hanno spinto i pochi promotori erano autentici: mobilitarsi dal basso, con una forma di protesta semplice e divertente, per esprimere il dissenso verso il sistema azzardo che infesta le nostre città partendo da ciò che c’era di positivo, cioè baristi ed esercenti che hanno rinunciato agli invitanti introiti delle slot e delle diverse forme di azzardo “legale” per scelta etica.

È cominciato così, nel settembre di due anni fa, con un aperitivo con seicento persone nel bar della signora Giuliana di Biella, che ha deciso di togliere le slot dal locale dopo che un padre di famiglia si era giocato i soldi per comprare i pannolini al figlio, e lei glieli aveva restituiti toccata dalla disperazione di quell’uomo. Fare profitto a tutti i costi ha un suo prezzo, e una città si è stretta intorno a lei per ringraziarla della scelta fatta.

Da quel momento in poi, la campagna Slot Mob è stata un’onda che si è propagata lentamente, in silenzio, da Nord a Sud, con centinaia di Associazioni che si sono riunite nelle diverse città e hanno deciso che anche loro volevano riconoscere al barista del quartiere un premio per essersi rifiutati di far parte di questa macchina enorme che vede coinvolta la politica e le multinazionali dell’azzardo.

Sono passati due anni, e gli eventi si sono moltiplicati a grande velocità: i dibattiti, le feste in piazza, la partecipazione dei Comuni, lasciati soli dallo stato a combattere questa piaga sui territori, un libro per raccontare tutte le sfaccettature dell’azzardo. Poi è arrivata la battaglia politica: questo movimento così capillare ha destato l’attenzione dei politici nazionali, hanno ascoltato quando è iniziata la protesta contro il decreto che rischia di essere approvato dal governo e che porterebbe a un ulteriore incremento dell’offerta di azzardo sui territori.

Questa “rivoluzione” lenta e giocosa merita un momento di festa. Il 23 maggio, a Roma in largo Beltramelli (zona Tiburtina), ci sarà lo Slot Mob #100, promosso da Non Azzardiamoci, un gruppo di associazioni che ha deciso di mobilitarsi nel quartiere più infestato dalle Slot di Roma. Si inizierà con una passeggiata nel quartiere per donare ai bar senza azzardo l’adesivo della campagna, e si proseguirà fino a Largo Beltramelli per due ore di colazione nei bar prescelti, giochi (quelli veri, sani) e approfondimenti sul tema.

Non sarà solo una manifestazione in piazza, sarà un momento per ricordarci che c’è una parte dell’Italia ancora in grado di indignarsi, di organizzarsi e mobilitarsi per una causa comune. E questo, a molti di quelli che stanno in “alto”, fa paura.

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