Case da vivere, bene

Condominio Anna sfoglia il quotidiano della sua provincia, Il cittadino, che ha trovato in edicola, nonostante stia trascorrendo un periodo di vacanza in un luogo lontano. Le pagine si susseguono, con le ultime informazioni e i commenti sul panorama politico e sociale, inquietante, come sempre. Nella pagina delle lettere la sua attenzione viene attirata da una inconsueta lettera al direttore, che forse non troverebbe spazio facilmente su un quotidiano poco attento alla straordinaria normalità del vivere quotidiano. Una coppia scrive al giornale per rendere pubblica una positiva, semplicissima esperienza. Infatti ringrazia, da quelle colonne, le famiglie del condominio con cui ha condiviso la vita fin lì trascorsa come famiglia, gli eventi accaduti, la crescita dei figli, i momenti comunitari improntati all’amicizia e alla solidarietà… E scusate se è poco! Ora in famiglia sono rammaricati di doversi trasferire: a loro mancherà quella quotidianità, ai figli mancheranno altri punti di riferimento che hanno permesso di fare esperienze socializzanti ed educative, ma cercheranno di ricostruire quel clima con i loro nuovi vicini, pur comprendendo l’unicità di quel contesto. Anna rilegge quella lettera e ripensa a uno scorcio di città, un quartiere assolato, richiami di bambini, qualche esclamazione degli anziani intenti a raccontare, gerani aggrappati ai balconi, a strapiombo sul fiume Adda che placido scorre e ascolta i ricordi, di quando non era un problema trovare il parcheggio nei giorni di mercato. Ride il condominio interessato e tutti saranno corsi a comprarsi il giornale per leggere il messaggio d’amicizia, qualcuno avrà fatto una telefonata, per condividere la sorpresa: nessuno ha compiuto gesti straordinari da essere ringraziati così ufficialmente! Ma la cosa avrà commosso un po’ e i bambini avranno registrato il fatto nel cuore e nella mente. Case, case vivibili… Ce ne fossero ovunque! Pittori Anna ha un fugace lampo, un fatto recente, in cui si è sorpresa a pensare alla casa come un luogo benedetto. Gli imbianchini erano scivolati silenziosi nel suo appartamento e come in una danza, rispettosi dell’ansia da cui era stata afferrata all’idea di affrontare la tinteggiatura delle stanze, si erano subito dati da fare a coprire, salvare, spostare. Anna si era sentita subito a suo agio: ogni problema tecnico trovava soluzione con il pacato e competente intervento di quegli artigiani del colore, presto aveva capito perché le erano stati vivamente consigliati: il compenso sarebbe stato assolutamente giusto, ma poi erano da apprezzare anche per altro… E ora poteva scoprire cos’era questo altro. Poche parole fra loro, incitamenti, rassicurazioni, nessuno delegava all’altro il suo lavoro, si aiutavano fra loro. Ogni tanto sentiva che l’uno si interessava della famiglia, del bambino dell’altro, dello stato di salute. Anche gli stranieri presenti nel gruppo avevano assunto lo stesso stile di relazioni e di collaborazione. Anna si disse che era forse una giornata particolarmente buona, ma lo stesso clima aveva accompagnato il lavoro del giorno seguente. A lavoro terminato Anna si guardò attorno: erano stati tolti teloni e nastri adesivi salvamacchia, erano stati riappesi lampadari e quadri, sistemati i mobili ed ora tutti erano intenti a lasciare gli ambienti puliti, lavando pavimenti e le rare macchie prodotte! Anna era soddisfatta: mai la tinteggiatura di casa le aveva procurato un tal senso di benessere! Bene, hai fatto bene, sei tu l’artista qui dentro…. Quando Anna sentì Stefano, il responsabile, lodare così alla fine di una giornata impegnativa, uno dei compagni di lavoro più riservato, pensò che la sua casa era stata benedetta da lavoratori onesti e giusti. E le sembrò solo un po’ eccessiva quella riflessione. Case! In un catalogo aveva letto l’invito a riprendersi simpaticamente la vita cominciando dalla casa, dall’arredamento, dagli accessori… per ritrovare spazi e ambienti a misura. Anna non poté fare a meno di considerare che ci si riprende la vita curando le relazioni innanzitutto e la qualità della vita in famiglia, a cui magari concorrono anche piccoli eventi, da annotare e da raccontarsi.

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