Casal di Principe, tra festeggiamenti e perquisizioni

Pasquale Martinelli, nuovo sindaco della cittadina campana, ha brindato alla vittoria già prima della fine ufficiale delle operazioni di spoglio. Solo poche ore prima, una serie di perquisizioni miravano ad accertare un presunto voto di scambio.
carabinieri

I festeggiamenti sono cominciati ieri notte, ben prima della fine ufficiale delle operazioni di spoglio. Insieme ai suoi sostenitori, Pasquale Martinelli (Udeur, Popolo del Sud e Progetto democratico) ha brindato alla vittoria che lo porta, per la seconda volta, a rivestire i panni di primo cittadino di Casal di Principe. Poche ore prima, tuttavia, nel comune casertano, roccaforte del clan dei casalesi, le forze dell’ordine presidiavano i seggi per cercare di arginare le irregolarità registrate durante le passate elezioni regionali e perquisivano le sedi dell’Udeur e del Pdl e gli uffici del Comune. Un provvedimento deciso dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Antonello Ardituro e Francesco Curcio, nell’ambito di un’inchiesta sul voto si scambio e sull’ipotesi di reato di associazione mafiosa che ha finora portato alla notifica di cinque avvisi di garanzia nei confronti dell’ex assessore allo Sport Antonio Corvino, di Demetrio Corvino, Angelo Ferraro, Roger Ferraro e Sebastiano Ferraro. Alcuni degli indagati appoggiavano il candidato a sindaco Elio Natale, altri proprio Martinelli. Due indagati sono invece ritenuti affiliati al clan guidato dal boss Francesco Schiavone.

 

Chi sperava in queste elezioni per una rinascita di Casal di Principe, se già alla vigilia non aveva grandi speranze, adesso non può che registrare l’ennesima delusione. Sul fronte squisitamente numerico, invece, il nuovo sindaco può vantare una vittoria schiacciante al primo turno, con quasi il 60 per cento dei voti in una tornata elettorale che ha visto andare a votare l’80 per cento degli aventi diritto: un’alta affluenza, decisamente in controtendenza rispetto alla media nazionale delle ultime regionali. Uomo di destra, da sempre nel Pdl, solo da pochi mesi Martinelli aveva deciso di cambiare casacca, accordandosi con l’Udeur pur di ottenere quella candidatura a sindaco che il partito della Libertà voleva negargli per la volontà di ricandidarsi del primo cittadino uscente, Cipriano Cristiano, rimosso dal governo per «gravi inadempienze nella gestione dell’emergenza rifiuti». Tra i sostenitori di Martinelli ci sono anche gli esponenti locali del Pd, che lo hanno appoggiato con la lista “Progetto democratico”, in aperta rottura con i vertici provinciali e regionali del partito, che ora annunciano gravi provvedimenti nei confronti dei dissidenti.

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