In Calabria stravince il centrodestra

La vittoria della neo governatrice Jole Santelli consegna al centrodestra una regione finora a guida Pd. Le divisioni interne hanno condizionato le scelte di tutte le coalizioni e dei 5 Stelle. Buon risultato dell’outsider Carlo Tansi, che però non entra nel consiglio regionale. Fuori dall’aula anche i 5 Stelle.

Il risultato era atteso, ma certamente non di queste proporzioni. Jole Santelli, candidata del centrodestra in Calabria, vince nettamente su Filippo Callipo, alfiere del centrosinistra. Il suo risultato è del 55,44 per cento; Callipo, invece, supera di poco il 30 per cento.

52 anni, alla Camera dal 2001, per cinque legislature, Santelli era anche, fino a un mese e mezzo fa, vicesindaco di Cosenza. E proprio a Cosenza si è consumata la battaglia tutta interna al centrodestra per la candidatura. Gli accordi nazionali avevano assegnato a Forza Italia il compito di indicare il candidato presidente, ma la Lega aveva posto il veto sul nome del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto e la scelta era allora caduta su Jole Santelli. Ciò non aveva risparmiato qualche frizione, ma alla fine il centrodestra si era ricompattato. Occhiuto, pur non nascondendo la sua delusione, aveva ritirato la sua candidatura. La parlamentare, che dovrà dimettersi dalla Camera per assumere il ruolo di presidente, aveva avuto anche degli incarichi di governo come sottosegretario alla Giustizia e poi al Lavoro.

Prima del silenzio sui sondaggi, Jole Santelli era stata sempre considerata come favorita per la corsa alla successione di Mario Oliverio. La battaglia del suo principale avversario, Filippo Callipo (più noto come Pippo), appariva in salita. Santelli ha confermato i pronostici della vigilia, ma lo spessore del risultato certamente non era atteso. Il suo successo è netto.

Filippo Callipo è nettamente staccato. Alle loro spalle, però, non è senza significato il voto al candidato dei 5 Stelle, Francesco Aiello, e all’indipendente Carlo Tansi, ex responsabile della Protezione civile. Entrambi superano di poco il 7 per cento, un dato che, sia pure per poco, li lascerà fuori dal consiglio regionale. Entrambi rappresentano il 15 per cento dell’elettorato, un dato non indifferente, considerato che su di loro si è concentrato soprattutto il voto di opinione, specie nel caso di Tansi. I 5 Stelle pagano le divisioni e la crisi interna, ma anche gli ondeggiamenti che hanno portato alla candidatura di Aiello. Ad un anno dal buon risultato alle Politiche 2018, avrebbero potuto attendersi qualcosa in più. Il Pd, pur in calo, si conferma il primo partito. Ma la coalizione di centrodestra sconfigge nettamente quella di centrosinistra.

Per la Calabria è stato un vero e proprio ribaltone. Cinque anni fa, il governatore uscente, Mario Oliverio aveva ottenuto il 60 per cento. Non era stato ricandidato dal suo partito, il Pd, a causa di alcune vicende giudiziarie: aveva fatto sapere di voler correre da indipendente, poi aveva rinunciato.

In cinque anni, il volto politico della Calabria è mutato ampiamente: dal successo netto del centrosinistra a quello del centrodestra. In mezzo, ci sono le elezioni politiche del 2018 che invece avevano dato un buon suffragio ai 5 Stelle, ora quasi azzerati in questa competizione elettorale. È il segno di un elettorato molto fluttuante, che compie scelte diversificate, dettate talvolta dal voto di protesta, talaltra da accordi elettorali che penetrano il territorio. In mezzo, c’è una Calabria che deve fare i conti con mille problemi: la povertà, la disoccupazione, soprattutto giovanile, il forte numero di giovani che lasciano la regione (si parla, anche qui, di “fuga dei cervelli”, che avrà ripercussioni pesantissime sul futuro). Sono problemi che la neo-governatrice conosce bene e di cui ha parlato ampiamente in campagna elettorale. Ha dedicato la sua vittoria ai genitori che non ci sono più e al nipotino che, come tutti i bambini, ha il diritto di poter restare in Calabria.

Mentre festeggiava è arrivata la telefonata di Berlusconi. La sua vittoria porta con sé anche questo aspetto: in Calabria vince la candidata di Forza Italia, in Emilia non vince la candidata della Lega. Questo consente di riequilibrare i rapporti interni al centrodestra e di contenere tra gli alleati l’avanzata di Salvini.

Nel comitato elettorale di Jole Santelli la vittoria era attesa ed è apparsa chiarissima, fin dai primi exit poll. Lei ha commentato con un filo di voce: da qualche giorno è completamente afona. «È un risultato enorme». E ha promesso il suo impegno per la Calabria, con la verve da combattente che l’ha sempre contraddistinta.

 

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