A caccia della Storia

L’atleta giapponese Hiroshi Hoketsu, 79 anni, è in corsa per le Olimpiadi di Tokyo 2021. Obiettivo: infrangere un primato stabilito un secolo fa

«L’attesa del piacere è essa stessa piacere»: la frase dello scrittore tedesco Gotthold EphraimL essing è uno degli aforismi più utilizzati (e abusati) ai tempi dei social network. Un concetto applicabile a tanti frangenti delle nostre esistenze che, però, trova in questi giorni una netta oppositrice: si tratta della signora Mokoto, moglie di colui che in Giappone è una leggenda vivente.
Hiroshi Hoketsu, classe 1941, ex manager nel settore dell’industria farmaceutica, è infatti ancora in corsa per trovare posto nella selezione giapponese di dressage che parteciperà ai Giochi olimpici di Tokyo. L’emergenza coronavirus ha costretto il Comitato olimpico internazionale a rinviare di un anno le Olimpiadi numero 32 che, dunque, si terranno nella capitale giapponese dal 23 luglio all’8 agosto del 2021. Questo vuol dire che Hoketsu dovrà attendere ancora per essere certo di una partecipazione che gli assegnerebbe un record imbattuto dall’edizione di Anversa 1920. Sinora l’atleta più anziano ad aver preso parte ai Giochi è il tiratore a segno svedese Oscar Swahn, vincitore della medaglia d’argento all’età di 72 anni e 289 giorni.
L’attesa è il filo conduttore degli ultimi anni di carriera del cavaliere giapponese, famoso in patria anche tra i bambini: il record di Swahn, infatti, avrebbe potuto essere superato già a Rio2016. La partecipazione di Hoketsu era data per fatta: il destino, però, si è ancora una volta messodi traverso, costringendo l’atleta nipponico ad alzare bandiera bianca a causa della malattia del suo cavallo, Brioni W. «Per me la cosa che più importa è salvaguardare la sua salute. Per il futuro – aveva commentato a caldo il cavaliere – non ho ancora preso alcuna decisione».
Quella di Hiroshi Hoketsu resterà, qualsiasi cosa accada, una storia eccezionale. La passione dell’ex manager per le competizioni a cavallo è cominciata a 12 anni e lo ha portato a partecipare a tre Olimpiadi. La prima a Tokyo ’64, classificandosi 40° nel salto a ostacoli e 12° nella prova a squadre. Quindi, grazie anche alla passione della moglie, c’è stato il passaggio alla disciplina del dressage. I risultati hanno proiettato Hoketsu a sfiorare i Giochi di Los Angeles ’84 e Seul ’88. Mai come nel suo caso, però, il bello deve sempre arrivare: dopo la meritata pensione raggiunta nel 2003, Motoko ha infatti sfidato il marito a rimettersi in pista con ancora più impegno. Un anno di allenamenti serrati in Germania ha avuto effetti stupefacenti con 5 titoli nazionali, due argenti ai Giochi asiatici, due partecipazioni ai Mondiali nel 2006 e 2010 e, soprattutto, due apparizioni alle Olimpiadi di Pechino 2008 e Londra 2012. In Cina ha arpionato il 34° posto: 4 anni dopo, piazzandosi 41°, è diventato l’atleta olimpico giapponese più anziano della storia (71 anni e 134 giorni).

Adesso manca l’ultimo tassello, quello di Tokyo 2021: Hoketsu è nella lista da cui il c.t. sceglierà i 4 cavalieri che parteciperanno alle Olimpiadi. «Se le forze mi sosterranno, farò di tutto per esserci». Con buona pace di Mokoto che, al contrario, desidererebbe una vita più tranquilla per il marito. «Mi sento in forma – ribatte lui – e finché riesco a migliorare la mia qualità in sella, non smetto. Sono più bravooggi di quando avevo 40 anni. Faccio una vita sana: peso sempre 62 chili e la sensibilità conta più dei muscoli». La vita è questione di attese: stavolta l’incontro con la Storia sembra davvero essere dietro l’angolo.

Dressage
Disciplina equestre che viene anche chiamata “gara di addestramento”, in quanto cavallo e cavaliere eseguono movimenti prevalentemente geometrici (detti “arie”) su un campo rettangolare di 20×40 m per le gare di basso livello e di 20×60 m per quelle di medio/alto.

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