Buon lavoro, Marco!

Marco Tarquinio è il nuovo direttore di "Avvenire". A lui i nostri migliori auguri per una proficua e autorevole presenza nel mondo editoriale. Una presenza che unisca.
Marco Tarquinio foto Ansa

Marco Tarquinio è diventato direttore responsabile del quotidiano edito dalla Conferenza episcopale italiana. Da giorni la notizia era nell’aria, ma l’annuncio è stato dato solo ieri, a tre mesi dalle dimissioni del suo predecessore Dino Boffo. In questo periodo aveva ricoperto il ruolo, insolito va detto, di “vicedirettore responsabile”.

 

La nomina pone fine al periodo di riflessione dopo l’addio di Boffo, silurato dalle sparate ben poco deontologiche de il Giornale. Non si è ancora capito esattamente cosa sia successo, e di questo non c’è che da rammaricarsi.

 

Ma è tempo di guardare avanti, di augurare al nuovo direttore di svolgere il ruolo di timoniere del quotidiano della Chiesa italiana con efficacia – di questo non è lecito aver dubbi, vista la sua prestigiosa carriera professionale – e con l’autorevolezza che gli viene soprattutto dall’adesione personale e culturale alla “grande profezia” che è la Chiesa.

 

Dai suoi scritti di questi ultimi anni si evince una linea editoriale che gli auguriamo di proseguire: che sia fattore di comunione, di condivisione e di unità all’interno della Chiesa italiana, valorizzando quelle energie e quelle esperienze vitali che sanno guardare ai “segni dei tempi”, valorizzare il patrimonio della cristianità e stare nel presente con lo spirito ottimistico che viene dal mistero pasquale.

 

E così siamo certi che Tarquini continuerà ad essere fattore di comunione, di condivisione e di unità anche al di fuori della Chiesa italiana. Essere ponte, essere artigiano di pace mediatico, essere stimolo alla riconciliazione e alla fraternità.

 

Invitiamo tutti i nostri lettori a leggere l’editoriale di Avvenire di quest’oggi, firmato dallo stesso Tarquinio, la migliore esemplificazione della “sua” linea editoriale.

 

Buon lavoro, caro Marco!

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