Brevi solidarietà

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DAL MALI A VICENZA Il lungo cammino dei jeans Sulla tasca posteriore dei jeans, in ogni modello, è ricamato l’albero-logo della cooperativa Commercio Alternativo, centrale di importazione del commercio equo e solidale di Ferrara, che da una quindicina d’anni tenta di rendere il commercio un orizzonte di scambio armonico al di fuori delle regole del mercato tradizionale, basato su rapporti con piccoli partner nel sud del mondo. Il logo raffigura un albero, con le radici in un mondo e le ali in un altro. Immaginiamo: quattro piccoli villaggi situati in differenti zone del Mali: Douugarajoroni, Dougarakoroba, Batimakana e Balacani. Dal 2003 sono inseriti in un progetto di produzione del cotone col marchio Flo, quindi conforme al codice sociale di condotta stabilito dall’Oil (Organizzazione internazionale del lavoro). L’apporto delle donne al progetto è fondamentale. Sono loro ad occuparsi della coltivazione e della raccolta del prodotto, che va da ottobre a maggio, sono loro a trasportarlo a piedi in un unico punto di raccolta, per ricavare il denaro per il mantenimento della casa e per le spese mediche. Da lì, il cotone compie un lungo cammino. I fiocchi raccolti sono di quantità scelta. Certificati Fairtrade, ente che garantisce al consumatore finale la provenienza equosolidale del prodotto, vengono filati e tessuti nei pressi di Vicenza dal Gruppo Montebello, certificato Flo dal 2005, quindi confezionati nel villaggio di M’Saken, in Tunisia. Infine, predisposti in in diversi modelli e lavaggi, sia da uomo che da donna, sono esposti nelle diverse Botteghe del mondo presenti nelle nostre città. Racchiudere in un prodotto tutta la responsabilità sociale del commercio e trasmetterla al compratore è una sfida difficile, ma ben accetta: jeans equosolidali sono la riprova che un altro commercio è possibile e che porta non solo sviluppo, ma anche qualità. BAMBINI DISABILI Princess James va a scuola Questa è la storia di Princess James, una delle oltre 800 persone con disabilità assistite in Liberia dall’Aifo. Di queste, 250 sono bambini. Princess, sordomuta dalla nascita, ha vissuto i suoi primi sette anni seduta al mercato, sempre insieme alla sua mamma che conduce un piccolo banchetto per la vendita delle zampette delle galline. Pur essendo accettata e amata dalla sua famiglia, non aveva la possibilità di vivere la sua infanzia come gli altri bambini, sino a quando il progetto Aifo non le diede la possibilità di iscriversi in una scuola speciale, affinché potesse imparare a leggere, scrivere e comunicare con il linguaggio dei gesti. Quando avrà terminato la scuola elementare, si pensa di farle imparare un mestiere che le dia la possibilità di essere indipendente. Per aiutare Princess, e altri bambini con disabilità, mediante borse di studio, rivolgersi a: Aifo, associazione italiana amici di Raoul Follereau – via Borselli, 4-6 Bologna Tel: 051 – 439211-fax 051 – 434046 – adl@aifo.it IN KENYA Bambini a rischio Centinaia di migliaia di bambini keniani sono a rischio malnutrizione. Lo riferiscono numerose organizzazioni umanitarie che, insieme alla Croce Rossa keniana, stanno organizzando un piano di emergenza per far fronte alla difficile situazione che sta attraversando il Paese. Saranno distribuiti cibo ad alto valore energetico e proteico a 50 mila bambini e a circa 5 mila donne incinte. Il piano prevede anche assistenza medica e sociale.

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