Brevi media

MULTICULTURALITÀ A FAVORE DEL DIALOGO Imedia multiculturali in Italia sono in crescita. Non è un caso, ma la punta di un iceberg, formato da tutti coloro che nella quotidianità trovano nel dialogo con le persone di altre culture e religioni una vera way of life. Tra web, radio, giornali e tv se ne contano attualmente oltre cento. Per essi si è recentemente costituita una Piattaforma nazionale dei media multiculturali italiani, con lo scopo di elaborare strategie di lavoro comuni per il futuro. Realtà mediali osservate e monitorate anche dal Comitato promotore del Premio Mostafa Souhir per la multiculturalità nei media vinto quest’anno dalla rivista Bota Shqiptare nata a Roma nel 1999 per favorire il dialogo tra la comunità albanese e quella italiana. Esempi come questo sono indice della necessità di una mutua comprensione. IV RAPPORTO SULLA PORNOGRAFIA IN ITALIA Colossale giro d’affari Enormi guadagni, clientela in aumento ed invasione di ogni tipo di media caratterizzano il mercato della pornografia in Italia che presenta diffusione ed entrate in costante e preoccupante incremento. Il volume di affari infatti, negli ultimi vent’anni si è quasi quadruplicato, passando dai 312 milioni di euro del 1987 agli oltre 1101 milioni del 2004. I dati sono contenuti nel IV Rapporto sulla pornografia in Italia frutto del lavoro di ricerca che dal 1984 l’Eurispes porta avanti con il patrocinio del Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali. Quello che colpisce nell’edizione 2004 è la diffusione di questo genere di contenuti nei vecchi come nei nuovi media. La situazione è il risultato di un cambiamento nella strategia di mercato del settore, che punta a fornire ai consumatori la possibilità di accesso ovunque si trovino e attraverso tutti i mezzi di comunicazione. Dal quadro presentato emerge un lieve calo nel 2004 della diffusione telematica, mentre si mantiene stabile il settore delle vendite e del noleggio di videocassette e dvd, ed è in aumento quello delle tv a pagamento per le quali, con la trasmissione di film definiti per soli adulti, il giro di affari è di 247 milioni di euro. Di vero boom invece si può parlare per la utilizzazione dei videofonini, i cui accessi alle aree vietate ai minori portano a guadagni pari a 140 milioni di euro. Il Rapporto indaga anche il settore dei crimini delle reti, in particolare quello della pornografia minorile on line. Senza intralciare il necessario lavoro della Polizia postale, gli studiosi dell’Eurispes hanno visitato gruppi di siti raccolti sotto parole chiave che danno accesso a siti proibiti. Il paese in cui si collocano la maggior parte dei server di pornografia minorile è gli Usa (76 per cento), seguito da Canada e Olanda. L’85 per cento dei siti è a pagamento, ma il 57 per cento di essi presenta una parte ad accesso gratuito per invogliare poi a scaricare materiale a pagamento. Sono in aumento i siti che presentano bambini di varie razze anche se il 75 per cento ha tratti somatici europei. La maggioranza di bambini fotografati o filmati (87 per cento) è di sesso femminile, mentre varie sono le fasce di età che registrano un picco tra i 4 ed i 10 anni. Una spiacevole ma necessaria rivelazione, ha definito il rapporto mons. John Foley, presidente del Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali, che ha sottolineato, presentando il Rapporto, la necessità di una presa di coscienza di questa allarmante pratica così degradante . Al di là di condanne e censure, occorrono risposte che si concretizzino nell’impegno di tutti a vivere e diffondere una nuova cultura. WEB For the future Il web come lo vorremmo, anzi come potrebbe realmente diventare. Idee, progetti e scenari per una rete del futuro tesa a migliorare i rapporti tra uomini e popoli. Ecco la sfida che O-one lancia attraverso il concorso Web for the future. Tre le categorie: Vivere la casa: il Web che migliora l’abitare e il vivere la casa, Vivere la città: il Web che migliora il rapporto, la comunicazione e la relazione biunivoca tra uomo e città e Relazioni interpersonali: il Web che migliora le relazioni tra gli individui. All’indirizzo www.webforthefuture.net fino al 22 dicembre, sarà possibile iscriversi alle selezioni.

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