Bolivia. Doppia investitura per Morales

Simboli antichi e nuove mete per il Presidente boliviano

Evo Morales ha assunto il secondo mandato come Presidente della Bolivia.

Morales, che ha ricevuto il voto del 64 per cento degli elettori, è stato nominato «guida spirituale degli indigeni dell’America» nel corso di una suggestiva cerimonia realizzata, il 21 gennaio,presso le rovine di Tiwanaku. Il luogo dove sorgono gli antichi resti archeologici della cultura Inca, posto a più di 4 mila metri di altezza. Erano presenti i rappresentanti dei popoli indigeni dal Canada al Cono Sud. Il Presidente indio ha ricevuto i due scettri del comando, uno col pomo dalla testa di condor, l’altro col pomo dalla testa di puma. Gli abiti indossati dal presidente simbolizzavano vari aspetti di una cosmovisione che unisce simbolicamente cielo e terra.

«In questo nuovo millennio, il miglior modo di difendere i diritti umani sarà difendendo i diritti della natura», ha dichiarato Morales.

La cerimonia, secondo la tradizione, ha avuto l’obiettivo di stabilire un rapporto di «unità tra noi e la madre terra (Pachamama in lingua quechua)».

Nel suo discorso di insediamento, Morales ha, tra l’altro, richiamato le tre regole incaiche che vogliono essere alla base della sua attività di Presidente: «ama suwa, ama quella, ama llulla» e cioè «non rubare, non mentire, non essere pavido».

«Non sono nemico dei ricchi, ma sono più amico dei poveri», ha poi aggiunto.

Morales ha davanti a sé la sfida di far emergere la Bolivia dal baratro della povertà, che ha mantenuto il suo Paese come fanalino di coda in materia di sviluppo nella regione e di consolidare i visibili progressi ottenuti durante il primo periodo di investitura popolare.

 

(AB_Ciudad Nueva_Argentina_2010/1/22)

 

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