Biden affida a 7 donne lo staff della comunicazione

La scelta di Joe Biden, neoeletto presidente degli Stati Uniti, esprime una vera e propria rivoluzione nel percorso di parità. Le parole pubbliche e il modo in cui la politica sta sui media hanno un potere molto più grande di quello che possiamo immaginare. Soprattutto in un Paese da troppo tempo dilaniato da una comunicazione gridata e rancorosa
Joe Biden and Kamala Harris, AP Photo/Carolyn Kaster

Tutto lo staff che si occuperà della comunicazione della Casa Bianca sarà composto da donne, sette su sette. La scelta di Joe Biden, neoeletto presidente degli Stati Uniti, è una scelta di campo molto chiara. Tutti e sette gli incarichi più rilevanti per esprimere il punto di vista del Presidente, tra cui la sua portavoce ufficiale, avranno la voce e il pensiero di una donna. Si tratta ovviamente della prima volta nella storia e di una vera e propria rivoluzione nel percorso di parità.

Biden aveva già, peraltro, manifestato la volontà di valorizzare la presenza femminile in politica, a partire dalla scelta della sua vice Khamala Harris, la politica più intelligente e capace tra le voci più critiche e dialettiche (persino verso di lui) dentro al suo stesso partito.

«Comunicare direttamente e in modo veritiero al popolo americano è uno dei doveri più importanti di un presidente, e a questa squadra sarà affidata l’enorme responsabilità di mettere in connessione il popolo americano alla Casa Bianca», ha precisato Biden nella sua dichiarazione pubblica.

La comunicazione è lo strumento più delicato ma più importante di cui la politica americana (ma si potrebbe dire la politica in generale) ha bisogno: la parola, le parole hanno la responsabilità di pacificare un Paese da troppo tempo dilaniato da una comunicazione gridata e rancorosa e di dire la verità ai cittadini, in tempi di grande incertezza e preoccupazione.

«Sono orgoglioso di annunciare oggi il primo team di comunicazione senior della Casa Bianca composto interamente da donne. Queste comunicatrici qualificate ed esperte apportano diverse prospettive al loro lavoro e un impegno condiviso per ricostruire meglio questo Paese», ha proseguito completando il ragionamento.

Pluralismo, capacità di condividere una linea comune, preparazione e carisma: finalmente le donne chiamate ad assolvere un ruolo civile così di prestigio sono convocate proprio in nome di questi talenti. E il compito non sarà facile. Le parole pubbliche e il modo in cui la politica sta sui media hanno un potere molto più grande di quello che possiamo immaginare.

Infiammano gli animi oppure li rincuorano, costruiscono nemici o costruiscono ponti, rispecchiano la pluralità delle posizioni, delle minoranze, delle dissonanze di un Paese oppure le tradiscono, facendosi portatrici di una visione solo di parte.

Il clima politico di una nazione, la sua propensione al bene o al conflitto, la disponibilità all’ascolto e i valori di cui ci si fa interpreti, parte dal modo in cui viene gestita quotidianamente la comunicazione.

Biden non trova contraddizione nel affidare la propria visione del mondo all’intelligenza, al linguaggio, alle parole delle donne e in questo dimostra di essere un abile e saggio comunicatore: ancora prima di sapere come agiranno, come si comporteranno, cosa cambierà nella narrazione americana il suo gesto è già “il messaggio” di un cambiamento possibile. Il gesto è il messaggio!

 

 

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