Benedetta Pilato nuova stella del nuoto

Incredibile impresa dell'atleta quattordicenne che ha vinto la medaglia d’argento nei 50 rana ai campionati del mondo di Gwangju. La pugliese ha chiuso in 30 secondi esatti, cedendo solo alla statunitense Lilly King (29″84).  

«Aiuto, sono sconvolta: non ci posso credere». Queste le prime spontanee e comprensibili parole di Benedetta Pilato, 14 anni, tanti sogni ma soprattutto un merito particolare: aver vinto una medaglia d’argento ai Mondiali di nuoto in corso in Corea del Sud. «Sono contentissima, voglio vivere questo momento, non ci credo – ha detto la nuotatrice di Taranto piangendo di gioia -, vedendomi con il terzo tempo l’idea mi ha sfiorato, ma non pensavo così. È bellissimo competere con gente con più esperienza, da cui ho solo da imparare. Ho visto la luce sul blocco ed erano due pallini, la King mi ha detto “è tutto ok”. Mi stavo sentendo male, sono sconvolta. Aiuto!».

È nata una stella
La pugliese chiude in 30 secondi esatti, cedendo solo alla statunitense Lilly King (29″84) e precedendo la russa Yuliya Efimova (30″15), mentre l’altra azzurra, Martina Carraro (30″49), si piazza al quinto posto. Per la Pilato, un tempo che certifica la nascita di una stella, stabilendo il nuovo record italiano nei 50 rana, a pochi decimi di secondo dall’oro. Un’impresa francamente incredibile, apparsa sin da subito forse troppo grande persino alla stessa protagonista, scioltasi in un pianto a dirotto prima di salire sul primo podio. Se sia o no sulla scia della “divina” Federica Pellegrini, in grado di stupire in settimana il mondo con il suo sesto primato mondiale in carriera a quasi 32 anni, è ancora troppo presto da dire. La certezza però, è che la Pellegrini era sedicenne quando, nel 2004, conquistò la medaglia d’argento nei 200 metri stile libero, divenendo la più giovane atleta italiana di sempre a salire su un podio olimpico individuale.

L’olimpo dei baby prodigio
Intanto, Benedetta Pilato colora di un azzurro clamoroso il cielo, o meglio le vasche, della Corea, iscrivendosi di diritto al club dei baby fenomeni emergenti di questi mondiali, dato che, sempre a Gwangju, un altro giovanissimo collega, Oleksii Sereda, ucraino,  è arrivato quarto nella gara di tuffo sincronizzato con il compagno di squadra, Oleh Serbin, dovendo ancora compiere 14 anni. Scavando nella storia alla ricerca di precedenti simili, si trovano non pochi campioncini medagliati, tra i quali vorremmo citare almeno Marjorie Gestring… e il suo successo di un secolo fa. Altri tempi ma, in ambito di sport acquatici, parliamo della più giovane atleta a vincere un oro olimpico a 13 anni: era il 1936 dei Giochi Olimpici di Berlino quando si tuffò dal trampolino di tre metri.

Un successo annunciato
«Questo argento pesa tanto, bello stare sul podio con atlete che hanno così tanta esperienza più di me. Spero sia solo l’inizio perché ho tanta voglia di andare avanti. Sul podio ero super emozionata, tremavo tutta, ma anche grazie a questa tensione penso di aver raggiunto questo obiettivo», ha dichiara Benedetta che già a giugno, nella piscina del Foro Italico, durante il Torneo Sette Colli, aveva stupito tutti stampando il record italiano assoluto in 30”13. Si era annunciata peraltro anche in Corea, quando al debutto in batteria aveva fatto registrare il nuovo record italiano, diventando la prima azzurra sotto il muro dei 30 secondi: 29”98. Dopo questo argento, per lei e il tecnico Vito D’Onghia della Fimco Sport, rimasto a Taranto, nulla sarà più come prima. Ha iniziato ad allenare in acqua Benedetta per la prima volta quando lei aveva appena quattro anni, costruendo insieme ai genitori un muro di protezione che, speriamo, possa consentire ora prima di tutto a questa talentuosa ragazzina, che ha chiuso con la media dell’8 il primo anno del liceo scientifico nonostante incessanti allenamenti, di vivere senza ansie e velleità precoci un momento reso magico per tutto il Paese.

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