Batman sposa Catwoman. O no?

Era dall'anno scorso che si attendevano le nozze tra i due supereroi. Nel fatidico giorno, il 4 luglio, qualcosa non è andato secondo le previsioni. In italia, il fumetto arriverà a gennaio. Qualche anticipazione...

Non sono molti quelli che han ricevuto l’invito, eppure, dalla proposta di matrimonio a giugno dello scorso anno (su Batman n.24) al sì dello scorso ottobre (su Batman n.32), la notizia aveva già raggiunto tutto il mondo e si intuiva che questo 2018 avrebbe festeggiato i fiori d’arancio per l’Uomo Pipistrello.

Nessun matrimonio reale d’Inghilterra, questa volta, ma un picco narrativo nei racconti seriali di uno dei più famosi supereroi di sempre, Batman, al secolo Bruce Wayne.

Creato 79 anni fa da Bob Kane e Bill Finger, Batman è un personaggio immaginario fra i più amati, forte di numerosissime e felici interpretazioni, sia nella sua versione – quella principale – a fumetti, che ha visto i migliori autori statunitensi e non cimentarsi con le sue storie, sia nelle versioni televisive, di animazione e cinematografiche, con film di enorme successo di pubblico e, cosa rara per il genere, anche di critica.

Forse per controbattere l’enorme promozione che questo 2018 ha visto negli Stati Uniti per gli 80 anni dalla nascita di Superman (supereroe seminale per il genere e anche per il medium tout court), la dirigenza della DC Comics e gli autori all’opera sulle varie serie del Batman Universe avevano progettato (raccontandolo in oltre un anno di storie) quindi il giusto convolare a nozze di Bruce Wayne con l’amica/nemica/amante di sempre, Selina Kyle, alias Catwoman (creata appena un anno dopo Batman).

tavola-doppia-da-batman-n-50-alla-gianni-de-luca-c-dc-comicsL’espediente narrativo di portare sull’altare i supereroi è un qualcosa che nei decenni ha sempre fatto capolino sulle pagine dei comic book statunitensi (molto meno su quelle dei seriali italiani, praticamente sempre battuti da eroi o antieroi non sposati); dalla famiglia americana tipica, Reed Richards e Susan Storm dei Fantastici 4, praticamente sposi da sempre, al matrimonio fra Peter Parker -alias Spider-Man– con Mary Jane Watson a quello di Clark Kent (Superman, ça va sans dire) con la reporter d’assalto Lois Lane. Al pari, quasi, delle morti preannunciate e talvolta anche raccontate, ma puntualmente cancellate con singolari espedienti narrativi.

Vale la regola principe dell’entertainment, secondo la quale è necessario, per tenere viva l’attenzione nei prodotti seriali, programmare eventi straordinari con una certa cadenza: eppure, il tanto atteso evento di ieri, 4 luglio, Indipendence Day in Usa, ha lasciato l’amaro in bocca a tanti fan.

Come già anticipato dal New York Times il 1 luglio, il tanto atteso evento non si è compiuto e i due protagonisti hanno concluso la storia, pubblicata sul numero 50 della rivista Batman e piena di omaggi disegnati realizzati dai migliori autori sulla piazza, separati.
E se ai più anche questa può sembrare una semplice trovata pubblicitaria, è interessante leggere e comprendere appieno le motivazioni che la sposa ha messo per iscritto in una struggente lettera: “Tu sei un motore che trasforma il dolore in speranza” scrive a Bruce Wayne, diventato Batman dopo l’omicidio dei suoi genitori, avvenuto sotto i suoi occhi quando era ancora un ragazzino, “Se io aiutassi quel ragazzino solo, con gli occhi sperduti, distruggerei quel motore. Ucciderei Batman. La persona che salva tutti”.

Dimostrando, ancora una volta, che anche un fumetto seriale di supereroi può parlare su più piani narrativi e raccontare storie un po’ più profonde di una scazzottata sui tetti di Gotham City.

La storia, come tutte quelle relative al personaggio ed ai comprimari delle sue vicende con relative serie regolari, si potrà leggere anche in Italia nel numero 50 della rivista edita dalla RW Edizioni – Lion a gennaio del prossimo anno (complice uno sfasamento temporale necessario ad adattare, tradurre e stampare le storie in italiano).

 

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