Bari, dalla periferia la cura per la bellezza del creato

Bari, tra la bellezza delle opere iconografiche delle pareti della chiesa Madre della Divina Misericordia nel quartiere San Paolo, zona periferica del capoluogo pugliese si è svolta la tavola rotonda sul “Bello del creato”, nell’ambito del tavolo diocesano “Laudato Si'”, l’enciclica di papa Francesco.
Bari

Bari. Le scene bibliche realizzate da Enrico Morisco, iconografo barese, intervenuto per descrive la bellezza in chiave sacra/artistica, intesa come strumento rivela il divino agli uomini attraverso la carica simbolica dell’icona in un incontro misterioso con il bello, hanno fatto da sfondo alla discussione avviata da Tommaso Cozzi, direttore della pastorale sociale e del lavoro dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto.

A partire dall’ascolto e dalla partecipazione sul quesito “cosa stiamo facendo per tutelare il bello del creato?” gli ospiti hanno declinato il senso del bello su cui investire in particolar modo nel quartiere San Paolo. Questa porzione di città, lontana dal centro e a lungo lasciata nel degrado tra le sue alte palazzine tra la campagna subisce le classiche etichette di zona pericolosa, spesso offlimits.

Le  palazzine popolari edificate negli anni Sessanta per offrire abitazioni alle fasce sociali più deboli, ma con scarse misure di sicurezza da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine diventavano una vera e propria zona-ghetto. Eppure non sono pochi i cittadini che nella lotta al degrado e alla cura dell’ambiente, lottano per migliorare il senso civico uniscono le proprie forze per rendere il luogo che vivono quotidianamente bello, accogliente. Durante la tavola rotonda, organizzata dopo le preziose proposte nella Settimana sociale di Taranto, si è discusso della bellezza del creato come dono custodire e della bellezza dell’educare.

Padre Antonio Iannuzzi ha delineato un percorso sul senso spirituale e biblico a partire dalla creazione ispirata dai testi sacri con riferimenti alla natura e alla scienza. La creazione è vista come atto di amore e di fede e trattandosi di Madre Terra: «Nel nostro percorso lasciamo tracce di pulito, di bene per i nostri figli. Camminare insieme è un compito che abbraccia tutti gli uomini di tutte le nazioni. E’ compito di tutti custodire e prendere cura della casa comune» afferma il sacerdote.

Di “bellezza dell’educare e dell’educare alla bellezza” ha parlato Orazio Nobile della Fondazione Giovanni Paolo II dal 1990 con una grande opera di sostegno ai bambini, alle famiglie del quartiere e della città e dotato di un innovativo salone multimediale in cui si organizzano eventi culturali. «Occorre ripartire dai piccoli e tirare il meglio da loro. I bambini sono pieni di risorse, anzi sono la primavera del nostro quartiere» dice, testimoniando la preziosità del lavoro quotidiano con i minori «I ragazzi sono la bellezza concreta del quartiere San Paolo e del creato. Per questo» – continua «bisogna insistere nel percorso educativo. Esso genera senso di gratitudine, moltiplica gesti di bellezza, contamina. Educare, in qualche modo, equivale a fare un applauso alla persone che abbiamo di fronte». Soffermandosi sulla dinamicità degli abitanti Orazio afferma: «E’ tempo di ricominciare ad occupare le piazze e i luoghi senza paura e rimettere insieme le persone. Il nostro, non ha problemi differenti dagli altri quartieri di Bari, anzi esiste una comunità presente e partecipante».

Le cooperative e le associazioni, infatti, rappresentano un vero e proprio punto di forza contro le fratture e i pregiudizi che spesso circolano attorno al quartiere San Paolo. Durante l’incontro sono state presentate tre associazioni impegnate nel territorio per la promozione del bello, della cura e della promozione del proprio quartiere.

Oltre ai “Custodi della Bellezza” di Bari vecchia, impegnati da circa tre anni nell’organizzazione di giornate di pulizia delle strade e delle piazze del centro storico, in attività di promozione delle tradizioni di popolari e sensibilizzare ad un maggior senso civico dei cittadini, i rappresentanti di “Generazione San Paolo” e di “Mondo migliore odv” hanno descritto la rispettive proposte operative all’interno del quartiere San Paolo da considerarsi le buone prassi già in atto per la salvaguardia del creato a partire dal “proprio orticello”. La prima associazione promuove la cura dei giardini, delle strade, delle aiuole organizza giornate di sensibilizzazione e di clean up unendo ragazzi, adulti e famiglie in un mix generazionale efficace; la seconda si dedica alle attività ludico/ricreative per bambini e soggetti disabili, riuscendo a creare bellezza dal riciclo e dalla cura dei più piccoli e, attraverso la ristrutturazione dal basso di una ex scuola materna, i residenti possono usufruire di uno spazio colorato, pulito, bello.

Esempi positivi, di cittadini presenti nel loro territorio che, come conclude Tommaso Cozzi «sono già artefici di quella conversione verso la bellezza che va di pari passo con la cura del creato e delle città. Essere presenti e partecipi sono i presupposti per migliorare se stessi e la comunità che si abita».

I più letti della settimana

Chiara D’Urbano nella APP di CN

La forte fede degli atei

Mediterraneo di fraternità

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons