Bari, cattolici e ortodossi uniti in preghiera per la pace

Da fine febbraio, ormai, si chiede l'intercessione di San Nicola per bloccare la guerra russo-ucraina
Papa Francesco saluta i Patriarchi del Medio Oriente davanti alla Basilica di San Nicola a Bari, durante un incontro di preghiera ecumenica per la pace. 7 luglio 2018. Foto (Archivio): Vatican Media/LaPresse

Già a pochi giorni di distanza dall’invasione dei soldati russi nei territori ucraini, i fedeli cattolici e ortodossi sono stati richiamati a vivere un momento di preghiera davanti alla cripta che conserva le reliquie del Santo di Myra nel capoluogo pugliese. Le comunità ortodosse presenti a Bari, i padri domenicani, custodi della Basilica di San Nicola e l’Arcivescovo della diocesi Bari-Bitonto, mons. Giuseppe Satriano invocarono il dono della pace insieme a tanti fedeli.

A distanza di mesi, con il Natale alle porte le armi, purtroppo, continuano a sparare, gli sfollati e le vittime aumentano vertiginosamente e il conflitto non intende arrestarsi dalle posizioni di Putin e Zelensky. Ancora una volta, soprattutto in questo periodo di Avvento, ci si affida al potere “taumaturgico” di San Nicola, simbolo di unità e dialogo tra i popoli, protettore dei bambini, dispensatore dei doni.

Alla carica simbolica del patrono di Bari si affidano le confessioni cattoliche e ortodosse. La Cei, insieme all’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, per il 21 dicembre ha voluto organizzare la preghiera per la Pace sulla tomba di San Nicola rivolta a tutti i cristiani di Ucraina e Russia. La preghiera, in diretta alle 18.30 su Tv2000, sarà guidata dal card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei che afferma: «Viviamo giorni difficili e li affrontiamo con sentimenti contrastanti, perché le paure e l’angoscia causate dalla guerra, dalle guerre, rischiano di offuscare la luce del Natale. Per questo, vogliamo pregare, insieme, per invocare il dono della pace nel cuore di ciascuno e sull’umanità intera; per ritrovare, in quel Bambino che nasce, la tenerezza che permette di scorgere nell’altro un fratello e una sorella e la forza per spezzare le catene del male che imprigionano il mondo. Chiediamo l’intercessione di San Nicola, uomo di pace e di comunione, perché chi regge le sorti delle nazioni sappia anteporre l’amore all’odio, il bene comune agli interessi particolari, il dialogo al rumore delle armi».

Invito alla preghiera per la pace presso la Basilica di San Nicola a Bari.

Alle soglie del Natale, solo la luce emanata dal “principe della pace” proveniente da quella mangiatoia, è capace di abbattere conflitti e rivalità, ma a partire dalle relazioni personali. Numerose volte la Basilica di San Nicola ha accolto incontri di dialogo, come quello dei vescovi del Mediterraneo e i rappresentanti delle chiese in Medioriente alla presenza di papa Francesco. Inoltre il tempio dedicato al santo vescovo di Myra è quotidiana meta di preghiera di fedeli ortodossi e, prima dello scoppio del conflitto russo-ucraino, tantissimi erano i russi che, in pellegrinaggio, si inginocchiavano ai piedi della cripta.

Mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto, da mesi è promotore di iniziative di pace e guarda con occhio attento alle evoluzioni della guerra nell’est. Si è diretto in prima persona, nel mese di marzo, in Ucraina per una missione insieme alla carovana della pace e numerosi sono i moniti a cercare sempre la pace e il tavolo del dialogo: «Invocare la pace non è il facile e comodo atteggiamento di chi si disimpegna dinanzi alla storia, ma l’atto più rivoluzionario che la storia possa conoscere, poiché richiede il coraggio di disarmare i cuori da ogni forma di orgoglio e ricercare quella fraternità necessaria per costruire una umanità rinnovata; la Veglia del 21 dicembre sarà uno spazio di grazia a cui si uniranno le altre diocesi italiane e diverrà momento forte per elevare la nostra supplica al Signore, per intercessione di San Nicola, il vittorioso».

Mons. Satriano, insieme al Servizio di pastorale giovanile della diocesi, sarà impegnato in una veglia insieme ai giovani a San Nicola, come momento conclusivo dell’iniziativa “Importa la pace” di domenica 18 dicembre che prevede tavoli di lavoro sulla pace all’interno delle chiese di Bari vecchia e la testimonianza, in Cattedrale, di don Tonio Dell’Olio, Presidente Pro Civitate Christiana.

Tutto questo solo per coltivare “il seme della pace”

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