Assistenza domiciliare

«Mio padre, anziano e con problemi di salute, spesso si trova solo perché io lavoro con orari disagevoli. Ho saputo del servizio di assistenza domiciliare. Come si accede e dove devo andare?».

Siccome il lettore non ha specificato le condizioni del genitore, diamo informazione sia sull’assistenza domiciliare di tipo sociale che di tipo socio-sanitario. L’assistenza domiciliare è un intervento gestito dai Comuni, quasi sempre con cooperative sociali specializzate, che fornisce un sostegno a quei cittadini, minori, adulti, anziani che, pur essendo autosufficienti o parzialmente autosufficienti, hanno necessità di aiuto nelle attività quotidiane. Il servizio favorisce il mantenimento della persona nel proprio ambiente familiare e previene ricoveri ospedalieri impropri.

Solitamente il tipo di prestazioni riguarda cura e igiene della persona e del suo ambiente di vita, preparazione dei pasti, lavaggio della biancheria, accompagnamento per il disbrigo di pratiche o per la vita di relazione, compagnia, rapporti con il medico e altri aspetti assistenziali e relazionali. Le condizioni per accedere al servizio sono stabilite dal Comune di appartenenza e possono essere conosciute rivolgendosi, di norma, ai servizi sociali. Spesso è prevista una compartecipazione alla spesa, a seconda del reddito. La richiesta può essere effettuata dal diretto interessato, da parenti, dal medico curante o anche da associazioni di volontariato.

Quando le condizioni di salute sono tali da aver bisogno di un’assistenza domiciliare cosiddetta integrata (sociale e sanitario), le Asl, con i Comuni, forniscono tale assistenza per i cittadini affetti da malattie croniche, degenerative, o parzialmente, temporalmente o permanentemente non autosufficienti, con necessità di un’assistenza maggiore e continuata. Il servizio consiste in prestazioni di tipo sociale (come sopra) e di tipo infermieristico, con possibilità di effettuazione di prelievi per analisi a domicilio, medicazioni, terapia iniettiva, visite specialistiche, prestazioni riabilitative e di recupero psico-fisico, ecc.

Per la parte sanitaria, le prestazioni sono a carico del Servizio sanitario nazionale, per la parte sociale sono a carico dei Comuni. Anche qui, a seconda del reddito, può essere richiesta una compartecipazione alla spesa. Generalmente si accede all’Adi con una segnalazione al Comune o al Centro assistenza domiciliare dell’Asl di appartenenza, con un certificato del medico di base.

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