Ars narrandi, ars vivendi. Con le donne afghane e iraniane

I giovani di The Economy of Francesco organizzano una maratona letteraria universale a sostegno delle donne iraniane e afghane. Si lavorerà sulla raccolta di racconti orientali Le Mille e una Notte

Sabato 28 gennaio, una manifestazione di letteratura a livello globale è prevista grazie al coordinamento delle e dei giovani economisti, imprenditori e change-makers che formano il movimento internazionale The Economy of Francesco (EoF). L’obiettivo è quello di solidarizzare e supportare le migliaia di persone che si stanno mobilitando nei Paesi orientali, specificamente l’Iran e l’Afghanistan, per esigere che si fermino le violenze, i crimini e gli abusi, soprattutto sul corpo delle donne.

Mentre in Iran il capo della magistratura, Gholamhossein Ejei, ha affermato crudelmente che «i rivoltosi saranno impiccati presto», in altre parti del mondo rispondono al grido dei manifestanti: «Fate sentire la nostra voce, non dimenticateci». Così, la proposta è quella di organizzare nella propria città una lettura di alcuni dei racconti di Le Mille e una Notte, seguita da una discussione pubblica su quanto accade in Iran e in Afghanistan.

Attraverso la scelta di questa raccolta di racconti orientali si mette in evidenza il valore della narrazione come strumento per sconfiggere la morte e la sua capacità generativa di salvezza. Inoltre, si difende il diritto fondamentale di esprimersi, di protestare, di difendere e lottare per la vita, i diritti e la libertà. Infatti, il libro racconta la storia del re Shahriyar che, tradito da sua moglie, inizia a odiare tutte le donne. Così, ogni giorno sposa una donna diversa e la mattina seguente la fa uccidere. Finché Shahrazad, figlia del visir, idea una soluzione: intratterrà il re ogni notte narrandogli una nuova storia e rimandando la fine del racconto alla notte successiva. L’espediente funziona, e riuscendo a trovare ogni sera una nuova storia da raccontare, alla fine dei “mille e uno” racconti Shahrazad aveva salvato non solo sé stessa ma anche le altre donne del Paese.

La maratona si terrà in diversi contesti, dalle residenze per anziani alle scuole, in vari punti dell’Italia come Roma, Milano, Arezzo, Ascoli Piceno, Capua, Matera, Parma, Lecco, Latina, Reggio Calabria o Torino, dove l’evento si svolgerà al Sermig Arsenale della Pace. Altri cittadini, movimenti ed associazioni hanno annunciato la loro adesione fuori dai confini nazionali in Germania, Norvegia, Portogallo, Spagna e Cile. È ancora possibile organizzare una Maratona di lettura EoF per il prossimo 28 gennaio. Per informazioni su come fare o per aderire ad una iniziativa tra quelle già in programma, si può visitare il sito www.francescoeconomy.org.

Situazione delle donne afghane e iraniane
Le proteste in Iran sono iniziate dopo la morte di Mahsa Amini, arrestata lo scorso settembre perché non indossava correttamente l’hijab. A scendere in piazza sono state in prima battuta le donne, seguite e sostenute dai giovani universitari e dagli uomini, con lo slogan «donna, vita, libertà!». D’allora, 524 persone sono state uccise e oltre 19mila sono state incarcerate. Nonostante la repressione dura del regime, le proteste raccolgono un sostegno progressivamente più ampio.

In Afghanistan, la vita delle donne e delle bambine «è devastata dalla repressione dei loro diritti umani da parte dei talebani», denuncia il rapporto Amnesty International 2022. A loro è negata la possibilità di accedere a palestre, parchi pubblici, di frequentare scuole e università e di lavorare nelle ong. Il rapporto segnala arresti, imprigionamenti, torture e sparizioni forzate di donne che prendono parte alle proteste contro le norme oppressive.

Tutti all’unisono: il potere delle parole
Di fronte ad un’attenzione passeggera sulle questioni politiche e sociali che viene meno poco dopo l’esplosione mediatica, i giovani di EoF rivendicano la necessità di restare «vigili come sentinelle» e di non voltarsi dall’altra parte. «Sentiamo il dovere di metterci accanto alle donne iraniane e afghane che stanno lottando per la loro libertà, e accanto a tutti i giovani che stanno provando a costruire un futuro migliore. […] Che siano le donne e i giovani a generare le necessarie parole prime del mondo nuovo che deve nascere», concludono gli organizzatori della maratona letteraria.

__

Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come? Scopri le nostre rivistei corsi di formazione agile e i nostri progetti. Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni: rete@cittanuova.it
_

 

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons