Arianna, medaglia anche in solidarietà

Iniziati ad Oslo-Holmenkollen i mondiali di sci nordico. La Follis sul podio nella prova sprint a tecnica libera  
Follis

 

È il volto sorridente di Arianna Follis la prima immagine da copertina che ci arriva dei campionati mondiali di sci nordico iniziati in queste ore ad Oslo. La fondista azzurra era certamente tra le atlete più attese della giornata inaugurale di questa rassegna iridata che ha come scenario il celebre comprensorio di Holmenkollen, uno dei luoghi “culto” degli sport invernali, e Arianna non ha tradito le aspettative andando a conquistare la medaglia d’argento nella prova sprint disputata a tecnica libera, giungendo peraltro a soli due decimi di secondo dalla fuoriclasse norvegese Marit Bjoergen.  

 

Vincere in Norvegia, ed in particolare ad Holmenkollen, per un atleta dello sci nordico equivale ad una vittoria a Wimbledon per un tennista o ad un successo a Twickenham per un rugbista. Qui, fondo, salto e combinata nordica sono sport nazionali, e gli organizzatori anche questa volta hanno fatto le cose in grande (il trampolino che verrà usato per le prove di salto, ad esempio, è stato interamente ricostruito con un design futuristico). Per questi mondiali sono stati già venduti oltre 250.000 biglietti, e si attende il tutto esaurito nell’arco dei 10 giorni di gare (23 le prove in programma fino a domenica 6 marzo).

 

Per Arianna, quindi, questa medaglia assume un sapore particolare. Salire sul podio ad Holmenkollen è qualcosa che forse supera anche l’emozione che può regalare una medaglia olimpica e certamente questo risultato avrà un posto speciale tra i ricordi di una carriera iniziata prestissimo (ha debuttato in coppa del mondo a soli 18 anni) e che le ha regalato tra l’altro una medaglia olimpica (bronzo in staffetta a Torino 2006) e quattro mondiali (tra cui l’oro sempre nella prova sprint a Liberec 2009), oltre a ben 34 podi in coppa del mondo tra prove individuali e a squadre.

 

Minuta, bionda, occhi azzurri, Arianna è una ragazza timida, il ritratto della semplicità: «Mi piace stirare, lavare, cucinare e stare tranquilla in casa», non proprio le caratteristiche tipiche di una declamata star sportiva. Una ragazza che oggi è arrivata ad una piena maturazione umana e tecnica oltre che anagrafica (a novembre compirà 34 anni e nei suoi progetti più immediati c’è quello di diventare mamma). Ma Arianna è anche una ragazza che certamente è stata segnata nel carattere dalla prematura scomparsa del fratello Leonardo, morto nel 2001 travolto da una valanga mentre si stava allenando per una gara di sci alpinismo, altra disciplina di cui la Follis è appassionata.

 

Oggi Arianna è l’atleta più in vista del gruppo di fondiste che compongono la forte nazionale femminile azzurra, una squadra capace quest’anno di significativi risultati, dentro e … fuori le piste. Nelle gare di coppa del mondo sin qui disputate, infatti, le nostre ragazze hanno raggiunto 11 podi individuali (5 con la Follis, altrettanti con Marianna Longa, ed uno con Magda Genuin) e altri buoni risultati con le staffette nelle quali hanno dato il loro prezioso contributo anche Silvia Rupil e la giovanissima Virginia De Martin. Ma, come dicevamo, le fondiste italiane si sono rese protagoniste anche oltre l’aspetto strettamente agonistico.

 

Prima di partire per la Norvegia, infatti, la Federazione Italiana Sport Invernali, Arianna e le sue compagne di squadra hanno deciso di sostenere una delle iniziative portate avanti da ActionAid, un’organizzazione internazionale impegnata da anni contro la povertà in diverse parti del mondo. Le nostre ragazze, in particolare, hanno posato per una campagna fotografica a sostegno di uno specifico programma di solidarietà  (ribattezzato Operazione Fame) in favore dei bambini orfani indiani di Bangalore e dei distretti di Shimoga e Davangere, presso i cui villaggi le nostre atlete si recheranno prossimamente insieme a personaggi dello spettacolo. E dove Arianna potrà regalare un sorriso a qualcuno di loro mostrando anche la splendida medaglia d’argento appena conquista ai mondiali di Oslo.  

 

 

 

 

 

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