Argentina, si riparla dei tango bond

Nuova disponibilità del governo a pagare i titoli di credito insoluti

Il governo argentino è disposto a riaprire il pagamento dei titoli di debito pubblico conosciuti in Italia come “tango bond”. Il ministro dell’Economia, Amado Boudou, ha annunciato la disponibilità a negoziare il pagamento di titoli per 14 miliardi di euro complessivi, non compresi nella ristrutturazione del debito estero realizzata nel gennaio 2005. Come si ricorderà, alla fine del 2001 l’Argentina interruppe il  pagamento dei titoli (default) per l’elevatissimo debito estero che in quel momento aveva superato i 170 miliardi di dollari. Tale decisione provocò forti proteste in Italia, Germania, Giappone ed altri Paesi dove centinaia di migliaia di piccoli risparmiatori avevano investito nei “tango bond”. All’inizio del 2005 l’Argentina ottenne la ristrutturazione di circa 82 miliardi di dollari, con uno sconto in media del 64 per cento sul valore nominale. Non tutti accettarono le condizioni del governo argentino, e i “tango bond” continuarono a rimanere in default per un valore di circa 20 miliardi di dollari. Vari tribunali italiani hanno poi imposto ad alcuni istituti bancari la restituzione delle somme investite da piccoli risparmiatori che non avevano ricevuto corrette informazioni dalle stesse banche. La nuova decisione del governo argentino riapre un dialogo finora chiuso, e rappresenta l’occasione per riprendere la discussione sul tema del debito estero dei Paesi emergenti.

 

AB_Ciudad Nueva_Argentina_2009/10/26

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