Argentina, percorsi politici dal basso

In vista delle prossime votazioni che chiameranno oltre 34 milioni di argentini alle urne, diamo uno sguardo al panorama politico, economico e sociale del Paese latinoamericano. L’esempio di Políticas para la República, un partito municipale rivolto al bene comune. Prima parte

Nel 2023 si terranno in Argentina le elezioni generali per la presidenza nazionale e le elezioni provinciali e comunali. Con un clima politico non proprio sereno, partner di governo ai ferri corti ma “uniti nella diversità” per non dare un’immagine di debolezza agli elettori, e una vicepresidente condannata a sei anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici ministeri per amministrazione fraudolenta, il panorama elettorale è ricco di tensioni, voci contrastanti e attori politici in lotta per il potere. Le acque sono agitate, ma le votazioni non si terranno fino ad ottobre.

In questo contesto, è incoraggiante guardare a ciò che stanno facendo le piccole realtà a livello locale e regionale per cambiare rotta. Analizziamo l’esperienza del partito Políticas para la República (PR), la terza forza politica della città di Paraná, provincia di Entre Ríos.

Il PR è un partito riconosciuto con autorità municipale e gruppi di lavoro in diverse parti del Paese. È un partito indipendente, senza ideologia politica, il cui motto è “Etica, sapere e volontà”. Si caratterizza per essere programmatico, ovvero per presentare programmi di governo con proposte concrete, inclusive e partecipative che coinvolgono la società civile nel processo di pianificazione.

I membri di PR spiegano che il valore più grande del partito è quello di mettere la persona al centro delle politiche pubbliche, avendo come principi fondanti la ricerca del bene comune, la libertà, la tolleranza e lo sviluppo umano integrale. Da qui il nome del partito: «Cerchiamo di realizzare opere, politiche, azioni per (orientate a) la Repubblica, che è la cosa comune, da dove nasce il nostro scopo primario: il bene comune».

Il suo programma di governo si basa su alcuni assi principali come l’ambiente, l’urbanistica, la mobilità, la cultura e l’istruzione. Il suo modus operandi consiste nel prendere in considerazione i problemi dei cittadini per fornire soluzioni senza aggiungerne di nuovi, ed è nato dalla preoccupazione dei suoi membri di dare un contributo concreto alla città, poiché non si sentivano rappresentati dal resto dei partiti politici, che secondo loro sono infetti da tre mali, che sono la malattia del Paese: trascuratezza, corruzione e mediocrità.

Abbiamo intervistato Milan Jelić, presidente nazionale del PR; Armando Sánchez, presidente provinciale del PR e candidato sindaco; Anabel Beccaría ed Emiliano Murador, consiglieri comunali.

Come è nato il partito e qual era l’esigenza?
Il PR è nato nel 2005, eravamo molto giovani, desiderosi di partecipare alla vita pubblica argentina, alla politica, ma non trovavamo nessun partito che rispondesse alle nostre aspettative e alla nostra lettura della situazione, che purtroppo è ancora la stessa, è cioè che in tutti i partiti c’era corruzione, mediocrità e trascuratezza. Non significa che non ci siano brave persone, ma in generale c’era questo in tutti i partiti, nuovi e vecchi. Questo ci ha portato a formare un nuovo partito che portasse l’opposto di quello che vedevamo negli altri, e lo definiamo come etica, sapere e volontà, che sono le caratteristiche che vogliamo che i nostri membri e il nostro partito abbiano. E, fondamentalmente, non deve essere un partito ideologico: non abbiamo un’ideologia, le ideologie sono visioni distorte della realtà e impediscono di avere un programma che cerchi soluzioni concrete ai problemi; abbiamo invece una visione, dei valori e dei principi.

Quali sarebbero questi valori?
Principi di libertà, sviluppo umano, giustizia… Li definiamo sempre come il tentativo di mettere la persona umana al centro delle politiche pubbliche per il bene comune.

Perché è ancora un partito giovane?
Il partito è nato nel 2005 a Buenos Aires, e qui qualche anno dopo, quasi contemporaneamente, per la stessa preoccupazione di dare il nostro contributo alla società attraverso la politica, cercando un’alternativa. È così che abbiamo saputo dell’esperienza di Milan e di Políticas para la República, che era già un partito, non con uno status giuridico ma con i suoi principi, le sue basi. Quando ne siamo venuti a conoscenza, l’abbiamo visto come una risposta a ciò che stavamo cercando. Ci siamo conosciuti, ci siamo avvicinati, abbiamo scambiato opinioni e nel 2011 abbiamo adottato la proposta del partito. Nel 2017 abbiamo ottenuto lo status giuridico a Paraná. La raccolta firme, le affiliazioni, ecc., ci hanno permesso di presentarci alle elezioni di Paraná nel 2019, il cui risultato è stato l’ottenimento di due posti di consigliere, un risultato sorprendente nell’arena politica locale per un partito nuovo. Il risultato delle elezioni del 2019 è stato una sorpresa per molti, ma non per noi, perché è stato proprio la conseguenza di anni di lavoro, di analisi della città, di pensare alle politiche pubbliche e di avere una visione chiara di dove volevamo andare e come volevamo svilupparci. Oggi ci troviamo in un momento di crescita, volendo ottenere lo status giuridico per il distretto di Entre Ríos così da poter partecipare alle elezioni provinciali, e persino presentare un candidato a governatore. Attualmente, dal punto di vista legale e giuridico, il partito ha uno status giuridico a Paraná, ma ha sedi in diverse parti del Paese.

Quali proposte avete fatto come partito e quali progetti sono stati realizzati?
Questo è un partito programmatico, quindi l’obiettivo del partito è quello di presentarsi sempre alle elezioni con un programma di governo. È così che abbiamo dato forma al programma di governo che abbiamo presentato nel 2018, un anno prima delle elezioni, e lo abbiamo tradotto in ordinanze una volta entrati nel congresso deliberativo. Abbiamo assi tematici di lavoro molto forti che ci interessa sviluppare: urbanistica, ambiente, trasparenza dello Stato… In termini di urbanistica, nel 2020 abbiamo presentato un lavoro molto completo sulla mobilità a Paraná nel suo complesso, che cercava di risolvere i problemi legati al sistema di trasporto urbano dei passeggeri, ai veicoli privati, alla sicurezza e praticità per i pedoni, eccetera, organizzando un po’ la circolazione nel centro città e proponendo anche un sistema multimodale di trasporto urbano dei passeggeri che combinasse il treno con l’autobus urbano. 

Nell’area ambientale abbiamo anche presentato diversi progetti, uno in particolare era un programma locale per l’adattamento e la mitigazione del cambiamento climatico. Poi abbiamo lavorato sulla gestione integrata dei rifiuti nella città di Paraná. I temi dei progetti da presentare nascono dalla lettura della realtà dei cittadini di Paraná, dalla comprensione dei problemi che hanno. E la posizione di questo partito è sempre quella di generare una soluzione senza creare un problema.

Prima parte – continua

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