Dritte alla finale: l’Argentina di Messi e la Francia di Mbappè, iconiche stelle pluridecorate del momento, si avviano a disputare l’ultimo atto dei Mondiali di calcio in Qatar in programma domenica 18 alle 16 italiane. A decretarlo, le semifinali svoltesi negli ultimi due giorni: la prima fra Argentina e Croazia, la seconda tra Francia e Marocco.
La (quasi) gloria di Messi
Con una vittoria del 3-0, firmata dal rigore di Messi e la doppietta del centravanti Alvarez, l’Argentina sogna il trionfo mondiale, nonostante una squadra non certo zeppa di stelle. “L’Albiceleste” è trascinata dal suo leggendario “10”, per il quale molti scomodano il grande paragone con un altro 10 che ha segnato per sempre il calcio, Diego Armando Maradona: per Messi sono 5 i goal in questo mondiale, seppure per lo più su rigore, più quasi altrettanti assist decisivi.
Messi è in vetta alla classifica marcatori proprio insieme a Kilyan Mbappe, che sfiderà in finale, per lui sono ora 10 i goal segnati in queste edizioni, nelle quali partecipa dal 2006 e conta 5 partecipazioni consecutive. Sorprende di più Alvarez, al suo primo mondiale: neo acquisto del Manchester City, squadra nella quale non ha molto spazio, a causa della presenza del giocatore prolifico, Erling Haaland, si è preso la scena scalzando anche dal ruolo di titolare Lautaro Martinez. Eppure, l’inizio di gara contro la tenace Croazia della stella Luka Modric e dell’ex interista Perisic, per l’occasione gravemente giù di tono, sembrava equilibrato, almeno sino al calcio di rigore per gli argentini.
Una volta realizzato da Messi il penalty, la gara ha preso una piega decisamente sudamericana, dato che dopo qualche minuto lo stesso Alvarez duplicava il risultato con una cavalcata inarrestabile con tanto di rimpalli e conclusione a rete. Il 3-0 nella ripresa celebrava il trionfo di Messi, autore di una giocata delle sue in grado di liberare in mezzo all’area il compagno per un comodo tap-in. Atto finale ai Mondiali anche per il 37enne Luka Modric, brillante capitano croato insignito anche del Pallone d’oro nell’epoca dominata tecnicamente da Messi e Cristiano Ronaldo, già ad un passo dal vincere il mondiale del 2018, in Russia, dopo 5 champions league, 4 coppe del mondo per club ed un pallone d’oro. E pensare che, quando fu acquistato nel 2012 dal Real Madrid, venne considerato il peggior acquisto dai tifosi dei blancos… In finale dunque arriva un’Argentina unita ed entusiasta che, però, ha già affrontato 5 finali ottenendo solo 2 vittore: un quasi tabù da sfatare per cambiare la storia.

Kylian Mbappè, giocatore della Francia, abbraccia Achraf Hakimi del Marocco ai Mondiali in Qatar, foto Ap.
La Francia stoppa la favola del Marocco
2-0 invece della Francia contro il Marocco, il risultato dell’altra semifinale. A sorprendere, in questo match, l’equilibrio fra entrambe squadre, che hanno lottato sino all’ultimo respiro uscendo esauste come pugili sfiancati. L’inizio per i maghrebini era traumatico e ben diverso alle attese, perché la Francia si portava in vantaggio già al 5’ con Theo Hernandez, abile a tramutare in girata al volo un rimpallo fortunoso in area. Al suo primo mondiale, il terzino fluidificante del Milan, già uno dei più forti nel suo ruolo, spaventa il Marocco che, dunque, è costretto subito a modificare l’assetto tattico sostituendo alla mezz’ora il capitano Saiss, difensore acciaccato, con un altro centrocampista. Ma a proteggere l’affidabile portienre Lloris, una difesa ben solida e compatta francese impedisce velleità di rimonta e, quando questo non basta, ci si mette anche il palo, che salva i transalpini su una rovesciata in area di El Yamiq, anche se pure il centravanti milanista Giroud si era visto respingere dal legno poco prima il raddoppio. Il secondo tempo vedeva da parte del Marocco un coraggioso arrembaggio, vanificato dalla stupefacente capacità di sacrificio di giocatori storicamente votati all’attacco come Griezmann che, nonostante provenga da anni difficili con il Barca e l’Atletico Madrid, trascina la sua nazionale con un senso tattico magistrale, con il quale mette più di una pezza decisiva per annichilire le trame offensive africane. Gara che di fatto si chiude al 80’, quando l’esordiente Randal Kolo, appena entrato, si ritrova un altro rocambolesco pallone rimpallato a pochi passi dalla linea che chiede solo di essere appoggiato in rete: è il terzo gol più veloce per un giocatore appena subentrato nella storia dei mondiali, con appena 44 secondi dall’ingresso in campo. Per la Francia dunque si palesa la possibilità di un clamoroso “bis mondiale”, dopo il trionfo nel 2018: ha già disputato già 3 finali vincendone due, nel 1998 e, appunto, nel 2018. Argentina e Francia si sono già affrontate tre volte, con 2 vittorie per gli argentini nelle fasi ai gironi del 1930 e del 1978, mentre l’ultimo precedente è di 40 anni dopo, proprio negli ottavi di finale dell’ultimo mondiale in Russia: in quell’occasione i francesi si imposero con un 4-3. La finalissima di Lusail city, ultimo atto di questi controversi mondiali ora macchiati anche dallo scandolo di corruzione in seno al Parlamento europeo, varrà per entrambe le squadre la possibilità di portarsi a quota tre coppe del mondo, chiudendo la parentesi del primo (e speriamo ultimo) mondiale di calcio “sotto Natale”.