Amsterdam e Zaanse Schans

Alla scoperta dell’Olanda tra incanto e degrado, immergendosi nel suo fascino caratteristico.
Foto di Miriana Dante
Foto di Miriana Dante
Bulbi in vendita al mercato dei fiori. (Foto di Miriana Dante)

Chi è già stato ad Amsterdam, capitale dei Paesi Bassi, probabilmente concorderà nel definirla una città di contraddizioni, ricca di bellezza e arte ma anche di degrado, causato da provvedimenti che l’hanno resa negli anni un parco giochi di prostituzione e droga. Insomma, soprattutto nei weekend, non è la città migliore per portare in vacanza dei bambini, sebbene l’atmosfera sia decisamente favolistica. Ma non c’è da scoraggiarsi! Durante la settimana la città tende a moderarsi e a ridare agli avventori il profumo dei fiori. L’Olanda infatti rimane nella mente per la quantità di natura presente e la cura che se ne ha. Dall’aereo, se si fa attenzione a una mezz’ora dall’atterraggio, si possono vedere i campi di fiori. L’aeroporto Amsterdam-Schiphol è il principale dei Paesi Bassi. Da qui partono una serie di treni facilmente raggiungibili con tratte che, superato un certo limite di chilometraggio, raggiungono il tetto massimo di 30 euro, visto che si tratta di una nazione poco estesa.

Vista lungo un canale con una band arcobaleno esposta alla finestra. (Foto di Miriana Dante)

Una curiosità: la definiamo Olanda o Paesi Bassi? La nazione si chiama ufficialmente Paesi Bassi, ma è ancora comunemente indicata dagli stessi abitanti come Olanda. Torniamo ai fiori e al coloratissimo mercato di bulbi di Amsterdam, che si estende lungo un canale ed è affiancato da piccoli negozi etnici, di souvenir e litografie. Molti sono i quartieri caratteristici che meritano una passeggiata tranquilla, apprezzando la vita green del luogo: le macchine sono molto rare, quando si attraversa la strada infatti bisogna fare quasi più attenzione allo scorrimento delle bici, sempre molto trafficato. Un consiglio è fare caso al meteo: nei giorni di sole Amsterdam e l’Olanda rendono molto di più.

 

Un artista che dipinge paesaggi olandesi in una chiesa. (Foto di Miriana Dante)

«Dal ponte ho visto decine di case galleggianti ormeggiate lungo le rive. Sembrava un vecchio dipinto, ma vero». John Green, Colpa delle stelle, romanzo.

I canali sono paludosi. Se vi aspettate acque limpide, purtroppo rimarrete delusi. Anzi, forse vi capiterà anche di vedere persone che tentano di recuperare le biciclette perdute sul fondale con degli arpioni, magari perché parcheggiate lungo il canale e qualcuno o qualcosa, urtandole, le ha fatte precipitare. Storie di tutti i giorni probabilmente.

 

Una statua di Anna Frank nei pressi del nascondiglio in Prinsengracht 263. (Foto di Miriana Dante)

Una meta importante nella città di Amsterdam è la casa di Anna Frank. Ma c’è da prenotare molto prima perché, essendo molto piccola e richiesta, si fanno entrare i visitatori solo in determinate fasce orarie. Un’esperienza forte, vissuta ancora più nel profondo se prima si legge il libro Diario di Anna Frank, l’ultima annotazione risalente al primo agosto 1944. Il 4 agosto Anna, la sua famiglia e gli altri coinquilini del nascondiglio sarebbero stati traditi, raggiunti dalle SS. Qualche mese dopo Anna sarebbe deceduta a Bergen-Belsen a causa di un’epidemia di tifo. Amsterdam è una città storica. Piazza Dam, la più importante, ospita edifici imponenti come la chiesa nuova, dove ancora oggi avviene l’incoronazione del re. Nelle vicinanze del Vondelpark si apre la zona dei musei. Tra i più rinomati il Rijksmuseum, che accoglie opere di artisti olandesi, come Rembrandt, e il Van Gogh Museum, custode di alcuni tra i suoi capolavori più suggestivi, come I mangiatori di patate, I girasoli, La camera di Vincent ad Arles e una raccolta corposa dei suoi autoritratti. All’ingresso il museo richiama un po’ il Louvre, con la discesa in un grande salone circolare che si fonde alla perfezione con l’estro dei quadri di Van Gogh.

La città è attraversata da quasi 100 chilometri di canali. (Foto di Miriana Dante)

Ma non limitatevi alla visita di Amsterdam: usciti dalla vita cittadina si avverte subito come la natura è preponderante e si può cogliere di più l’essenza dell’Olanda. A 15 minuti in treno da Amsterdam c’è un villaggio, si chiama Zaanse Schans e permette di fare un salto nel tempo a più di 300 anni fa. Una zona preservata in cui persino la ragazza della piccola bottega storica che vende waffle e dolci alle mele indossa i vestiti tipici dell’epoca. Gli animali vagano liberi nel prato, si possono assaggiare i formaggi tipici fatti nella fattoria del villaggio. Nell’aria c’è un forte profumo di cacao che accompagnerà tutta la visita. Infatti, sebbene ora i mulini conservati siano molti meno di quelli di un tempo, è una zona industriale, che detiene ancora la produzione di cacao.

L’innovativa struttura esterna del Van Gogh museum. (Foto di Miriana Dante)

A proposito di mulini, guardando in azione una macchina imponente di 300 anni e oltre, con le pale che girano e i loro rumori (hanno un’età, si direbbe) ci si potrebbe chiedere come Don Chisciotte, davanti a questa imponenza, abbia potuto sfidarla… Ci vuole decisamente coraggio o follia! Mentre si passeggia immersi nella natura, fate caso nei piccoli giardini delle casette alla presenza dei tipici zoccoli di legno olandesi dipinti a mano. Quando si parla di Olanda, non mancano pietanze tipiche da assaggiare, come ilkibbeling, uno street food che consiste in merluzzo fritto con una salsa a scelta (quella all’aglio è particolarmente azzeccata). Invece per chi è stuzzicato dalle cose dolci, ci sono gli stroopwafel, dei biscotti tondi e sottili con all’interno caramello caldo. Ottimi intinti
nel caffè quando sono secchi, se ci si vuole concedere un tocco italiano.

Piazza Dam, la principale di Amsterdam. Il palazzo sullo sfondo è Madame Toussauds, il museo delle cere. (Foto di Miriana Dante)

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