Allerta colera a Cuba

Da un mese l'isola caraibica è alle prese con un'epidemia che ha già colpito oltre 150 persone. Predisposte misure di intervento per rendere potabile l'acqua nelle zone dove si sono verificati i casi di colera. Dal nostro corrispondente
avana cuba

Le misure adottate dal ministero della Sanità di Cuba hanno permesso di controllare l’insorgere dell’epidemia di colera, trasmessa dal batterio Vibrio Cholerae. I casi rilevati sono 158, circoscritti alla provincia di Granma, municipio di Manzanillo, a 700 km ad est della capitale La Habana. Questo è ciò che afferma il Ministero nell’ultimo comunicato emesso lo scorso 14 luglio, in cui si legge altresì che di fronte all’emergenza ha attivato le misure preventive e igieniche necessarie a contenere la propagazione del contagio. Fra queste, la raccomandazione alla popolazione, diramata per radio e televisione, di adottare ogni precauzione necessaria per non ammalarsi, evitando di ingerire acqua o cibi contaminati.

É proverbiale la qualità del sistema cubano, che vanta strutture, di base e specialistiche, molto al di sopra della media dei paesi della regione. Insigni personaggi hanno fatto ricorso alle cure dei medici cubani, ultimo fra questi il presidente del Venezuela Hugo Chavez, affetto da un tumore.

Ma nonostante i toni rassicuranti usati nel comunicato ufficiale, fra la popolazione c’è preoccupazione per il ritardo con cui è stato divulgata la notizia. Infatti, i primi casi si erano verificati verso il 20 giugno e solo il 2 luglio le autorità si sono espresse ufficialmente. Era stato il social network twitter a renderli noti prima delle dichiarazioni governative.

Fra i contagiati, che sono leggermente aumentati di numero negli ultimi giorni, ci sono stati tre decessi di persone anziane ma si assicura che il colera non si é propagato in altre province dell’isola, secondo il monitoraggio degli organi competenti. Nelle zone dove si sono verificati i casi, si sta ponendo particolare attenzione nella distribuzione di acqua potabilizzata per mezzo di autocisterne e la realizzazione di lavori di risanamento idrico.

La regione caraibica ha conosciuto più volte, di recente, il dramma del colera, a causa della terribile epidemia che dall’ottobre del 2010 ha colpito Haiti con una virulenza inusitata. In quel Paese, il bilancio delle vittime è pesantissimo: sono oltre 7 mila 400, anche se i casi di contagio stanno diminuendo sensibilmente. Proprio ad Haiti, fra i più poveri Paesi del mondo, le équipe di medici e infermieri inviate dal governo di Cuba sono state protagoniste, insieme ai volontari di medici senza frontiere, della lunga lotta alla epidemia che ancora continua.

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